Come il Barcellona ha convinto Szczesny a cambiare idea e tornare sui suoi passi dopo il ritiro
A Barcellona è il giorno di Wojciech Szczesny. Il portiere polacco è tornato sui suoi passi e, dopo aver annunciato il ritiro dal calcio giocato lo scorso 27 agosto, a 34 anni ha deciso di rimettersi i guantoni tra i pali del Barça. L'ultima partita disputata dall'esperto estremo difensore è stata il 21 giugno, in occasione della sconfitta della sua Polonia contro l'Austria a Euro 2024 (1-3). Poi, un lungo flirt estivo con diversi club interessati (l'ultima big a provarci in Europa è stata il Villarreal), che ha portato però alla scelta più inaspettata: l'addio al calcio. O Juve o niente.
Un addio durato di fatto neanche un mese, visto che Szczesny è stato convinto da Deco e Laporta (oltre che dall'amico e connazionale Lewandowski) a rituffarsi nella mischia e trasferirsi nella Liga. A Szczesny, che proprio in questi minuti sta svolgendo le visite mediche, toccherà il compito di rimpiazzare Ter Stegen, fuori per i prossimi 8 mesi dopo la rottura del tendine rotuleo e l'intervento chirurgico subito una settimana fa. Sebbene Flick abbia mostrato totale fiducia in Iñaki Peña, l'allenatore del Barça ha anche chiarito la necessità di ingaggiare un portiere con maggiore curriculum, dato che al momento i sostituti di Iñaki Peña sono Astralaga (20 anni) e Kochen (18), anch'egli fuori per un mese. Da qui l'idea di provare a far cambiare idea all'ex Arsenal, Roma e Juventus, che in poche ore ha sciolto le riserve e accettato un contratto da 2 milioni di euro netti fino al prossimo 30 giugno.