Cagliari, Caprile: "Ho impiegato poco a dire si. Volevo giocare"
13.15. A partire dalle 13.30 il neo portiere del Cagliari, Elia Caprile, si presenterà alla stampa presente.
13.40. Ci sarà un lieve ritardo.
13.46. Inizia la conferenza.
Quanto ha impiegato a dire sì al Cagliari?
"Pochissimo. Sapevo che poteva essere una grande occasione. COntro il Milan ho fatto una grande prestazione, ma l'ha fatta pure tutta la squadra. Ora testa al Lecce".
Come è stato l'impatto con lo spogliatoio?
"Molto buono. Sono molto contento di essere qui. Pavoletti? E' stato molto discreto, sapendo è stato un periodo difficile della mia vita (il goal in finale dei play off)".
Come è nata la trattativa?
"Ho fatto presente le mie intenzioni di giocare al Napoli che si è subito interessato e mi ha fatto sapere del Cagliari".
Qual è il tuo obiettivo personale?
"Cercare di migliorarmi, sempre. A fine anno tirerò le somme. Anzitutto la salvezza del Cagliari, poi si vedrà".
Quale è stata la parata più difficile di Milano?
"Credo l'uscita su Jimenez".
Perchè il numero 25?
"Sono nato sia io che mio fratello in quella data".
Cosa ha trovato in te il tecnico Nicola?
"Domanda da fare al mister, non saprei. Si fida di me, mi vede come il portiere che lo può portare alla salvezza e mi fa piacere".
Sei già diventato Sant'Elia (come il vecchio stadio, ndr). Ti fa piacere?
"Certamente. Cerco di essere il punto di riferimento per i miei compagni. La società stessa ha fatto subito un post divertente dopo Milano".
Come hai trovato il pubblico di Cagliari che hai già visto in passato?
"Giocare qui è sempre un 'casino'. Il pubblico è grande, già visto quando giocavo con Bari e Empoli. Sarà il nostro punto di forza, domenica contro il Lecce si faranno di certo sentire".
Qual è un primo bilancio della tua carriera?
"Sono felice, faccio quello che mi piace. I miei genitori mi hanno sempre insegnato a lavorare sodo. Soldi, sponsor, grandi squadre sono cose che mi interessano poco. Oggi i bimbi si avvicinano al calcio non per i soldi, ma per il piacere di giocare. Sabato ho chiamato i miei e la mia ragazza: ero felice perchè ero tornato a giocare".
Un commento sulla tua esperienza a Napoli?
"Non posso che parlare bene, gente fantastica. Ma avevo bisogno di giocare. Auguro al Napoli di ottenere ciò che merita".
I tuoi hobby?
"Suono il pianoforte e mi sono già interfacciato con Lapadula, mentre Gaetano mi sta facendo fare il tour di dove si mangia bene".
14.02. Fine della conferenza.