Arthur, due mesi per conquistarsi un posto da titolare nella Juve che verrà. Altrimenti sarà addio
La Juventus ha ripreso a lavorare dopo la giornata di pausa di martedì concessa alla squadra da parte di Massimiliano Allegri. Ieri in tarda mattinata il ritorno in campo per dare il via alla preparazione in vista della trasferta di sabato sera contro il Cagliari dove i bianconeri dovranno fare a meno degli infortunati Locatelli, McKennie, Chiesa e Kaio Jorge ai quali si sono aggiunti gli squalificati Morata e De Sciglio. Per chi è rimasto a disposizione si spalancano così le porte del rettangolo verde, fra questi Arthur che nei restanti due mesi di stagione si giocherà il futuro nella Juventus 2022/2023.
L’infortunio, il feeling che non scatta e poi la scintilla. Ora due mesi per il futuro.
Ci ha messo un po’ di tempo Arthur a entrare nelle rotazioni della Vecchia Signora: prima a causa dell’infortunio che l’ha costretto all’intervento chirurgico in estate, poi per una condizione fisica migliore da trovare e infine per le caratteristiche non proprio congeniali all’idea di calcio di Allegri. Poi, a dicembre, una scintilla, forzata anche dalla stanchezza di Locatelli, nella notte di Bologna dove il classe 1996 ha performato alla grande non uscendo, da lì in poi, praticamente più dal campo. Campionato, Champions League, Coppa Italia per un totale di 27 presenze e 1335 minuti. Gare che gli sono valse il ritorno in nazionale così come la risalita nelle gerarchie del reparto di mezzo juventino. I prossimi due mesi, dove spazio per l’ex Barça ce ne sarà considerati i lunghi infortuni di Locatelli e McKennie, serviranno per dare un indirizzo definitivo sul progetto tecnico attorno alla figura di Arthur.
Gli estimatori non mancano e per lui c’è il mondiale nel mirino.
Zakaria e Locatelli saranno i perni della mediana del futuro, con uno fra Rovella e Fagioli pronto a rientrare alla base e con le posizioni di Rabiot, McKennie e soprattutto Arthur in bilico. La Juve farà un grande colpo in mezzo al campo nel calciomercato estivo e, per questo motivo, almeno uno degli attuali centrocampisti saluterà. Il brasiliano, già vicino a salutare Torino a gennaio, resta tra i principali indiziati con l’Arsenal di Arteta che non ha smesso di seguirlo e con altri sondaggi rimasti però finora tali. La certezza è che Arthur, dopo aver ritrovato la Seleção, non ha alcuna intenzione di perderla a pochi mesi dall’appuntamento iridato in Qatar: vuole un posto da titolare che la Juve di Allegri, oggi, non può garantirgli. Cinquanta giorni intensi, poi ci si siederà attorno a un tavolo per delineare una strategia condivisa.