Arrestati capi ultrà di Inter e Milan. Il Procuratore Viola: "Interesse per i club di facciata"
Diciannove persone fermate: sedici in carcere, tre ai domiciliari. E' quanto emerge dal blitz di questa mattina di Polizia e la Guardia di Finanza che, su ordine del giudice delle indagini preliminari Domenico Santoro, hanno arrestato i capi delle curve di Milan e Inter. Estorsioni sulla vendita dei biglietti delle partite di Inter e Milan, un pizzo mensile imposto sui parcheggi attorno al Meazza, “cartelli” tra ultrà nerazzurri e rossoneri sulla vendita delle bibite e dei gadget allo stadio, violente risse e lesioni tra i gruppi, ma anche intestazioni fittizie di beni: questi sono i reati che sono contestati ai fermati.
Nella conferenza andata in scena questa mattina, il Procuratore della città meneghina, Marcello Viola, ha fornito ulteriori dettagli sul blitz: "C'era un patto di non belligeranza tra le curve per massimizzare il profitto, le attività erano condotte solo per acquisirne un vantaggio economico - le sue parole riportate da 'SportMediaset' -. L'interesse per il club era solo di facciata. Inter e Milan sono solo soggetti danneggiati. Nonostante ciò, il tutto è avvenuto, almeno in parte, anche a causa di alcune carenze organizzative della Fc Internazionale nella gestione dei rapporti con la tifoseria: controlli assolutamente carenti per gli ingressi allo stadio; forniture di biglietti a soggetti appartenenti alla criminalità che poi effettuano enormi ricarichi in sede di rivendita; partecipazione ai guadagni da parte di soggetti indagati ovvero già condannati per associazione di tipo mafioso, che poi trasferiscono il denaro alla famiglia mafiosa di appartenenza".
L’accusa alla Nord interista
Alla curva nerazzurra, scrive il 'Corriere della Sera', viene contestato il reato di associazione a delinquere con favoreggiamento a stampo mafioso. Le misure cautelari hanno raggiunto il capo Andrea Beretta (che un mese fa ha ucciso a coltellate proprio un membro della cosca della ‘ndrangheta dei Bellocco) e il vice Marco Ferdico oltre ai membri più in vista del direttivo come Matteo Norrito e Mauro Nepi. La DDA e la squadra Mobile e della Sisco (Sezione investigativa del servizio centrale operativo) di Milano hanno fatto luce sugli ultimi sei anni della curva a partire dall’omicidio di Vittorio Boiocchi, scarcerato nel 2018 dopo 26 anni e ucciso a colpi di pistola.
La Sud milanista
Per quanto riguarda invece la curva rossonera si parla di associazione a delinquere ma senza l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Arrestati Luca Lucci, il fratello Francesco e Christian Rosiello, il bodyguard di Fedez (che non è coinvolto nell’operazione di stamattina) protagonista mesi fa della vicenda del pestaggio del personal trainer Cristian Iovino, e Islam Hagag.