Antonio Percassi fa da mediatore, Pagliuca va in USA. Tregua Lookman-Gasp, almeno per ora
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Ci sono diverse differenze fra quello che è successo fra Gian Piero Gasperini e Ademola Lookman rispetto a quanto capitato con il Papu Gomez. Stessa posizione, stesso valore in campo, con una tripletta in finale di Europa League che ha cambiato le carte in tavola, un po' per tutti. Perché Lookman sarebbe stato ceduto, un anno fa, per 25-30 milioni. Senza nemmeno troppi problemi, sapendo che è sicuramente un discreto giocatore, ma non quello che si è poi rivelato dal 22 maggio in poi. Perché c'è un Lookman prima di Dublino, c'è un Lookman post, totalmente dominante e che marca la differenza, un po' per tutti. Anche per l'Atalanta.
Il problema fra questa situazione e quella dell'argentino è che, di base, è stato Gasperini ad attaccare Lookman. Uscendo dallo spogliatoio, facendo capire che c'è della tensione. Perché tutti possono sbagliare un rigore, tutti possono volerlo tirare e suscitare sentimenti contrastanti in un allenatore, quasi nessuno viene attaccato quando ci sono tredici partite per cercare di vincere lo Scudetto e, più in generale, ti ha permesso di cambiare la tua storia personale in termini di trofei.
Così la situazione appare semplice. Antonio Percassi media, Stephen Pagliuca dopo la Champions va negli Stati Uniti, le parti si riconciliano, almeno per ora. Giusto, per qualche mese è doveroso remare dalla stessa parte. Poi verranno prese posizioni e scelte differenti, con Lookman che andrà via e il Gasp sulla graticola, nonostante un contratto che scadrà nel 2026. Ma poi il calcio, in tre mesi, può essere tutto e il contrario di tutto.
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