Antonelli: "Allegri e Juve stanno riflettendo. Inter, Napoli, Lazio: ecco cosa accadrà"
L'agente Stefano Antonelli ha parlato di tutti i temi riguardanti il campionato italiano dal Padel Best Expo di Montecarlo. Questa l'intervista esclusiva realizzata da TMW nel Principato, in cui il procuratore parla anche di uno dei suoi assistiti, l'ex Udinese Destiny Udogie oggi al Tottenham:
L'Inter è stata la squadra più forte del campionato o sono mancate le avversarie?
"Un po' l'una e un po' l'altro. L'Inter ci sta divertendo, pur essendoci il rammarico per la Champions: l'andata poteva finire 2 o 3 a 0, è stato un peccato perché probabilmente sarebbe arrivata fino in fondo. In campionato sta stradominando, la Juventus ha provato a fare quello che poteva, ma non ha un organico da Juventus. Il Milan ha fatto quello che poteva. L'Inter lo merita al 110% anche se forse è mancata una competitor".
Come si migliora questa squadra?
"L'Inter ha preso Thuram a zero e costruito la coppia d'attacco più forte del campionato... Ha fatto un mercato intelligentissimo, ha venduto per 80 milioni Hakimi, ha vinto senza Lukaku, insomma possiamo dire tanto... La coppia Ausilio-Marotta è sicuramente la più importante del calcio italiano. Uno rappresenta la storia nerazzurra, l'altro è il più bravo per distacco nella gestione delle risorse umane e nelle strategie"
Taremi e Zielinski aumentano la qualità dell'Inter?
"Sono due soluzioni per il risultato immediato, non per un valore patrimoniale ma per un valore tecnico. L'Inter avrà due squadre titolari, nessun altro in Italia potrà permetterselo".
Critiche ad Allegri: lei come la vede e come pensa che sarà il futuro della panchina della Juventus?
"Risposta semplice: non sto né contro né a favore. Io stravedo per Allegri, ha saputo vincere, ha saputo costruire con organici sempre diversi. Anche quest'anno ha fatto parlare della Juventus nonostante tutti sapessimo che aveva un organico inferiore. E' uno dei primi 4 allenatori della storia del calcio italiano. Sul futuro mi resta difficile rispondere, sarà un momento di riflessione da entrambe le parti e anzi, credo siano già partite da un pezzo. Non so come andrà a finire, tutto porta a pensare ad una sorta di separazione consensuale, ma in realtà non ne sono così convinto".
De Rossi e la Roma, se lo aspettava?
"Più che aspettarmelo lo speravo. Daniele lo conosco da sempre, so quale è il suo amore. E conosco anche le sue idee calcistiche. Sono felice anche perché quando è andato via Mourinho la scelta De Rossi era la più semplice, era lo scudo e l'uomo che aveva credito nelle teste dei tifosi romanisti. Nella mia testa c'era però anche un pensiero: far scendere dal piedistallo storico Mourinho, che lo aveva creato con una comunicazione intelligentissima. A De Rossi non serviva comunicare: lui è figlio della Roma giallorossa. Ha fatto solo una sconfitta e due pareggi oltre a 8 vittorie, meglio di così non poteva fare. Se continua così non ci sarà modo di toglierlo da quella panchina".
Tudor è l'uomo giusto per la Lazio?
"Il ciclo di Sarri ci sta che fosse finito. Ma reciprocamente, non solo per la Lazio quindi, avrei portato questa situazione in fondo per poi decidere il nuovo allenatore. Forse si è accelerato troppo, mancava poco alla fine e la Lazio avrebbe fatto gli stessi risultati. Però ci sarebbe stato più tempo per riflettere, in estate la Lazio rinnoverà molto e avrebbe scelto l'allenatore più voluto. Non è un discorso contro Tudor, assolutamente. Io avrei però aspettato, i risultati sarebbero stati quelli comunque. Ci si aspettava tanto perché aveva fatto tanto prima, ma non aveva l'organico per fare quello che ha fatto in passato".
Il Napoli farà rivoluzione in estate. Cosa paga quest'anno?
"Un ds bravo serve sempre, a tutti. Negli ultimi anni questa figura non è stata valorizzata come merita. De Laurentiis in questi anni è stato criticato, ma la società ha un bilancio sempre attivo e nonostante tutto ha fatto cose importanti, ha vinto uno Scudetto. Forse c'è stata un po' di presunzione, ma semplicemente non è andata come pensava e sperava De Laurentiis. A Napoli ci sono professionisti di grande valore come Maurizio Micheli, ma quest'anno è andato tutto al contrario proprio come l'anno scorso era andato tutto nel verso giusto. Cosa farà il Napoli non lo so, ma sicuramente è ambizioso e vorrà subito tornare a fare risultati importanti. Io però non me la sento di dare la croce ad ADL. Lui ha preso Higuain, Cavani, Mertens, Koulibaly, Mertens... Ha fatto cose eccezionali, poi può restare simpatico o antipatico, avere un po' di sana arroganza, ma è un imprenditore straordinario che ha fatto cose importanti. Non so cosa farà il prossimo anno, ma cambierà".
Udogie sta facendo bene al Tottenham, c'è rimpianto per le italiane?
"Il calcio è fatto di momenti. In quel momento è stato bravissimo Paratici a toglierlo dal mercato per poi lasciarlo in prestito all'Udinese. Non lo ha lasciato in pasto a Juventus o Inter. Fosse passato un altro anno, sono certo che Inter o Juventus lo avrebbero preso, ma quello non era il momento per loro di spendere i 25 milioni che ha sborsato il Tottenham. Non credo ora ci siano più i presupposti, lo spazio economico e tecnico, per tornare in Italia. Ad oggi questa è la situazione".