Al Torino è l'era del dopo Buongiorno. Manca il grande colpo, intanto tutto su Saul Coco

Il Torino ha salutato Alessandro Buongiorno ma per il momento manca ancora il grandissimo colpo da parte del club di Urbano Cairo per prendere la sua eredità. Intanto il ds Davide Vagnati ha preso per la retroguardia uno dei difensori più interessanti sbarcati in A: si tratta di Saul Coco, nato a Lanzarote nel 1999, questo giovane di 25 anni ha già un curriculum di spessore. Ha iniziato a calcare i campi con il Las Palmas, dove ha dimostrato di essere un difensore centrale con una statura imponente (1,87 m) e un piede destro che sa fare male. Ha giocato in La Liga, dove ha anche segnato un gol da punizione che è stato eletto il migliore del mese.

Dalla Spagna al granata
Dopo aver fatto le valigie per Torino, ha firmato un contratto fino al 2028, con opzione di rinnovo per un altro anno. Il trasferimento è costato al Torino circa 7 milioni di euro, più bonus e una percentuale sulla futura rivendita. Coco ha scelto di rappresentare la Guinea Equatoriale, dove ha fatto il suo esordio nel 2017 e ha partecipato alla Coppa d'Africa, diventando un punto fermo della difesa nazionale.

Chi è Coco
Non solo forte fisicamente, Saul è noto per la sua abilità nei piazzati, la capacità di anticipare gli avversari e, quando serve, può anche fare il terzino sinistro. Un vero e proprio "uomo di fiducia" per la difesa, che non solo blocca ma anche costruisce il gioco. Dicevamo dei piazzati. La sua punizione contro il Villarreal è diventata leggenda, ma la sua storia personale è ancora più affascinante e tragica. Ha affrontato la malaria e una grave commozione cerebrale, dimostrando una resilienza che va oltre il campo da calcio. Con una capigliatura che farebbe invidia a un reggaetonero e un pizzetto che sembra uscito da un gruppo rock degli anni '90, Saul Coco è anche un personaggio fuori dal campo, amato dai tifosi per il suo stile e la sua storia di vita.