
Baldini non fa drammi: “Puniti oltre i nostri demeriti, ma questi ragazzi meritano fiducia”
Un gol a pochi minuti dalla fine, un’altra partita senza segnare, e l’ennesima occasione sprecata per rilanciarsi. Il Pescara esce sconfitto anche contro l’Arezzo, eppure Silvio Baldini non alza i toni. Né cerca colpevoli. Con la consueta franchezza, l’allenatore biancazzurro analizza la partita e ribadisce la fiducia incondizionata al suo gruppo.
“La sconfitta è una punizione troppo severa, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto” – esordisce Baldini nel post gara. Una partita ben giocata per lunghi tratti, con un equilibrio rotto solo da un lampo di classe di Tavernelli, che ha siglato un gol da cineteca: “Fino alla rete abbiamo disputato un’ottima gara – spiega il mister – purtroppo non siamo riusciti a sfruttare le occasioni e siamo stati punti oltre i nostri demeriti”.
Il problema resta sempre lo stesso: fare gol. Dopo l'1-0 con il Pineto, il Pescara chiude ancora una gara a reti bianche. Un campanello d’allarme che Baldini non ignora, ma che nemmeno lo scoraggia: “Anche oggi abbiamo costruito due chance nitidissime. Siamo questi, non è che ad aprile si possono trovare soluzioni”. Una frase che sa di realismo più che di rassegnazione.
L’allenatore ci tiene però a proteggere i suoi giocatori, sottolineando impegno e professionalità: “Alla squadra posso solo dire di non farsi travolgere dalla tristezza. Se allenassi un gruppo di ragazzi inaffidabili mi farei da parte in pochi secondi. Invece voglio bene a tutti, hanno la mia stima e il mio affetto perché si allenano sempre al massimo”.
Baldini conosce il calcio e i suoi cicli: “Ci sono momenti in cui i tuoi sforzi vengono premiati e altri in cui la porta avversaria è stregata”. E forse è proprio questa la fase più dura: quella in cui dai tutto e torni a casa a mani vuote. Ma se c’è un messaggio che l’allenatore vuole lasciare, è chiaro: il gruppo c’è, lavora, crede. E ha ancora voglia di provarci, insieme.







