L'Italia punta Euro 2032, la priorità sono gli stadi. Gravina avvisa: "Siamo indietro anni luce"
Gli stadi priorità per il calcio italiano. È il messaggio che, dalla FIGC alla Serie A, arriva a margine della giornata romana organizzata sul tema: "Organizzare gli Europei di calcio nel 2032 sarebbe un'opportunità, si ha bisogno di un grande evento di credibilità internazionale - ricorda il presidente federale Gravina - in Italia siamo lontani anni luce nel processo di evoluzione nella crescita di un asset, come quello degli stadi, che è fondamentale". Le strutture sono la priorità anche per Lorenzo Casini: "Non è un problema di norme, perché ci sono e definiscono tempi precisi - afferma il presidente della Lega calcio - e non è nemmeno un problema di risorse, ma di procedura".
Nasce il DPCM stadi. Il provvedimento istituirà una cabina interministeriale che diventerà il centro nevralgico per aiutare tutti i progetti di costruzione, ristrutturazione o rigenerazione urbana intorno all’impianto sportivo (vedi stadi di Firenze e Venezia con una parte del finanziamento bloccati dall’Europa nel capitolo Pnrr). Della task force, che avrà come presidente il ministro dello sport Andrea Abodi, faranno parte tutti i dicasteri interessati, ma anche Federcalcio e Coni insieme con un rappresentante della Conferenza Stato-Regioni e la presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo. Qui un approfondimento.