Inchiesta ultras, dopo Inzaghi anche Calhanoglu conferma i contatti con la curva
Dopo l'allenatore Simone Inzaghi, anche il centrocampista dell'Inter Hakan Calhanoglu ha confermato di aver avuto contatti negli ultimi mesi con esponenti di punta della Curva Nord. L'ha fatto nel corso della sua deposizione agli investigatori della Squadra mobile di Milano nell'ambito dell'inchiesta 'Due Curve' della DDA di Milano che ha portato il 30 settembre ad azzerare con 19 arresti i direttivi del tifo organizzato di Inter e Milan.
Il calciatore turco, ascoltato come persona informata sui fatti ma non indagato, ha ammesso di aver conosciuto sia Marco Ferdico che Antonio Bellocco, l'altro capo ultras ucciso lo scorso 4 settembre a Cernusco sul Naviglio, e "di aver avuto rapporti a titolo personale" con i due anche se "la società ci aveva detto di non avere contatti con gli ultrà".
Calhanoglu ha dichiarato di aver intrattenuto quei rapporti per riconoscenza visto che la 'Curva Nord' gli aveva mostrato grande vicinanza nei giorni del terremoto in Turchia con una striscione e di aver capito che fosse davvero Bellocco "solo dopo aver visto la fotografia in seguito alle notizie sul suo omicidio". Successivamente il calciatore ha negato di esser andato a cena con lui e con le rispettive famiglie e ha dichiarato di non aver mai ricevuto pressioni di alcun genere.