Dopo l'impresa con il City, torna la vecchia Juve. Venezia, punto di prestigio (e amaro)
Il successo per 2-0 ottenuto in Champions League contro il Manchester City faceva pensare ad una svolta in casa Juventus, avendo ottenuto 3 punto contro un grande avversario mettendo in campo solidità difensiva e cinismo in avanti. Doti da mostrare anche in campionato, dove Atalanta e Napoli (vittoriose oggi contro Cagliari e Udinese), di certo non aspettano le inseguitrici. La sfida casalinga contro il fanalino di coda Venezia sembrava ghiotta, ma non è stata sfruttata. Ennesimo pareggio e sempre i soliti difetti per i bianconeri, incapaci di chiudere la sfida e salvati da Vlahovic quasi sul gong finale. Urga davvero una svolta, perché altrimenti anche la zona Champions (soprattutto se dovesse comprendere le prime 4 della classifica e non le prime 5) potrebbe allontanarsi.
Motta striglia i suoi
"Non abbiamo fatto una buona prestazione, si vede nel risultato. Affrontata una squadra che ha fatto il suo, sicuramente noi dovevamo fare meglio e non c'entra nulla la gara col City. Oggi non dobbiamo essere contenti per prestazione e risultato". Non usa giri di parole Thiago Motta, commentando così la partita. Il difetto della squadra, per il tecnico, è uno in particolare: "Abbiamo messo la partita dalla nostra parte e lì dobbiamo continuare a trovare soluzioni in avanti per chiuderla. Non l'abbiamo fatto, lasciando la possibilità agli avversari di rientrare". Due parole anche sul diverbio tra Vlahovic e i tifosi a fine gara: I giocatori stessi sono i primi che vogliono vincere. Succede, non è la prima volta e non sarà l'ultima. Dobbiamo essere uniti e continuare, siamo i primi a voler cambiare la situazione. I tifosi hanno il diritto di esprimere le loro emozioni, noi dobbiamo restare uniti per cambiare le cose".
Di Francesco tra orgoglio e amarezza
Se da una parte Motta è deluso, dall'altra Di Francesco non può gioire pienamente. Il pari conquistato a Torino muove la classifica e dà continuità al punto della scorsa settimana contro il Como ma, per l'ennesima volta, il Venezia lascia punti per strada e lo fa ad un soffio dal fischio finale. Il tecnico dei lagunari commenta così il match: "Credo che siano due punti persi, non abbiamo avuto malizia e dovevamo gestire meglio la palla sul calcio d'angolo che poi porta all'episodio del rigore. Mi dispiace, perché una partita del genere la dobbiamo portare a casa e l'avremmo meritata per quanto mostrato. Se abbiamo pareggiato, comunque, è solo colpa nostra". E ancora: " La società riconosce che c'è un lavoro dietro e c'è crescita, ma mancano questi particolari che non si possono più sbagliare".