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Dopo l'impresa con il City, torna la vecchia Juve. Venezia, punto di prestigio (e amaro)

Dopo l'impresa con il City, torna la vecchia Juve. Venezia, punto di prestigio (e amaro)TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:49I fatti del giorno
di Paolo Lora Lamia

Il successo per 2-0 ottenuto in Champions League contro il Manchester City faceva pensare ad una svolta in casa Juventus, avendo ottenuto 3 punto contro un grande avversario mettendo in campo solidità difensiva e cinismo in avanti. Doti da mostrare anche in campionato, dove Atalanta e Napoli (vittoriose oggi contro Cagliari e Udinese), di certo non aspettano le inseguitrici. La sfida casalinga contro il fanalino di coda Venezia sembrava ghiotta, ma non è stata sfruttata. Ennesimo pareggio e sempre i soliti difetti per i bianconeri, incapaci di chiudere la sfida e salvati da Vlahovic quasi sul gong finale. Urga davvero una svolta, perché altrimenti anche la zona Champions (soprattutto se dovesse comprendere le prime 4 della classifica e non le prime 5) potrebbe allontanarsi.

Motta striglia i suoi
"Non abbiamo fatto una buona prestazione, si vede nel risultato. Affrontata una squadra che ha fatto il suo, sicuramente noi dovevamo fare meglio e non c'entra nulla la gara col City. Oggi non dobbiamo essere contenti per prestazione e risultato". Non usa giri di parole Thiago Motta, commentando così la partita. Il difetto della squadra, per il tecnico, è uno in particolare: "Abbiamo messo la partita dalla nostra parte e lì dobbiamo continuare a trovare soluzioni in avanti per chiuderla. Non l'abbiamo fatto, lasciando la possibilità agli avversari di rientrare". Due parole anche sul diverbio tra Vlahovic e i tifosi a fine gara: I giocatori stessi sono i primi che vogliono vincere. Succede, non è la prima volta e non sarà l'ultima. Dobbiamo essere uniti e continuare, siamo i primi a voler cambiare la situazione. I tifosi hanno il diritto di esprimere le loro emozioni, noi dobbiamo restare uniti per cambiare le cose".

Di Francesco tra orgoglio e amarezza
Se da una parte Motta è deluso, dall'altra Di Francesco non può gioire pienamente. Il pari conquistato a Torino muove la classifica e dà continuità al punto della scorsa settimana contro il Como ma, per l'ennesima volta, il Venezia lascia punti per strada e lo fa ad un soffio dal fischio finale. Il tecnico dei lagunari commenta così il match: "Credo che siano due punti persi, non abbiamo avuto malizia e dovevamo gestire meglio la palla sul calcio d'angolo che poi porta all'episodio del rigore. Mi dispiace, perché una partita del genere la dobbiamo portare a casa e l'avremmo meritata per quanto mostrato. Se abbiamo pareggiato, comunque, è solo colpa nostra". E ancora: " La società riconosce che c'è un lavoro dietro e c'è crescita, ma mancano questi particolari che non si possono più sbagliare".

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