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Turchia, Montella: "Determinante la nostra anima. Sogni? La testa va solo all'Olanda"

Turchia, Montella: "Determinante la nostra anima. Sogni? La testa va solo all'Olanda"TUTTO mercato WEB
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giovedì 4 luglio 2024, 12:00Euro 2024
di Paolo Lora Lamia

La Turchia è senza dubbio una delle sorprese di Euro 2024, avendo raggiunto i quarti di finale. Il ct Vincenza Montella, intervistato da La Gazzetta dello sport, è tornato sul match di Lipsia contro l'Austria e in generale su tutta la campagna tedesca dei suoi ragazzi.

Vincenzo, cosa ha pensato quando Gunok con una parata leggendaria ha evitato il pareggio dell’Austria all’ultima azione?
"Eh...non ricordo. Se ci ripenso adesso, sono felice per Gunok che ha fatto una parata prodigiosa, ma soprattutto per la squadra, per i tifosi e per tutta la Turchia".

Qual è la cosa che la rende più orgoglioso?
"Lo spirito che vedo in campo. A Lipsia è stata determinante la nostra anima. Queste partite sono così: le vinci se c’è una convinzione diversa, una partecipazione speciale da parte di tutti. Lo spirito è andato oltre la tecnica e la tattica. Curiamo tanto la preparazione delle sfide, ma contro l’Austria ho visto il cuore turco, che è la cosa che mi ha fatto innamorare di questo Paese. Abbiamo tantissimi tifosi negli stadi e siamo felici di aver regalato una gioia ai turchi che sono in Germania, a casa e in tutto il mondo".

Prima dell’Europeo lei era stato criticato per una sconfitta con l’Austria in amichevole (1-6). Sentiva dello scetticismo nei suoi confronti?
"Avevamo scelto di avvicinarci all’Europeo giocando contro altre nazionali qualificate per il torneo in Germania. Quei test non sono andati bene (ko pure con Ungheria e Polonia, pari con l’Italia, ndr), ma ci hanno fatto crescere. Il 6-1 con l’Austria mi era rimasto addosso come una macchia, che volevo fortemente cancellare anche se alla vigilia avevo negato di ripensare a quella gara. Adesso mi godo il momento. Non è stata una rivincita con l’Austria e con Rangnick, che stimo e rispetto tanto. Mauna rivincita con me stesso: ne avevo bisogno, da allenatore non avevo mai perso con questo scarto. Aspettavo l’Austria, quindi. E ho cancellato la macchia".

Dopo sedici anni la Turchia è nei quarti dell’Europeo. A questo punto, dove potete arrivare?
"Abbiamo sempre preparato ogni gara senza pensare a quella seguente. Quindi adesso il nostro pensiero va solo all’Olanda. I sogni si possono cullare se
ci poniamo un obiettivo alla volta".

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