Maanum riacciuffa Giugliano. Fra Italia e Norvegia è ancora pari: rimpianti azzurri
Come a Oslo anche a Ferrara Italia e Norvegia si dividono la posta in palio anche se sono tanti i rimpianti per le azzurre che dopo essere passate subito in vantaggio hanno tenuto a lungo il pallino del gioco fra i piedi, rischiando poco e avendo più di un'occasione per raddoppiare senza riuscirci. In virtù del pari fra Paesi Bassi e Finlandia tutto è ancora aperto per la qualificazione con le quattro squadre racchiuse in appena tre punti a due gare dalla fine.
GIUGLIANO LA SBLOCCA - Italia subito all’attacco con Bonansea che sfonda a sinistra e mette in mezzo per Giacinti che calcia di prima intenzione chiamando Fiskerstand alla parata, con la numero uno scandinava che si ripete sul tentativo di tap in dell’esterna azzurra. La pressione azzurra non si allenta e al 5° arriva il vantaggio grazie a un’azione manovrata tutta di marca giallorossa che manda Di Guglielmo al cross e Giugliano alla battuta da centro area che non lascia scampo alla portiera norvegese.
GARA VIVACE AL MAZZA - La risposta avversaria arriva all’11° con Reiten che chiama Giuliani alla deviazione in angolo. È però solo una fiammata con l’Italia che continua ad avere il pallino del gioco fra i piedi e che crea i presupposti per il gol senza però riuscire a essere sempre precisa negli ultimi venti metri con una Bonansea che sfiora a più riprese il raddoppio senza fortuna. Al 35° si fa vedere anche Graham Hansen che semina il panico nella difesa azzurra e si libera al tiro trovando la gran parata di Giuliani che si salva con l’aiuto della traversa. Il finale di prima frazione è contraddistinto da tentativi da ambo le parti che però producono solo qualche brivido, ma nessun pericolo concreto.
ITALIA VICINA AL RADDOPPIO - Il secondo tempo si apre sulla falsariga della prima frazione con l’Italia che domina il gioco e cerca di creare i presupposti per il raddoppio, mentre le scandinave faticano a sviluppare il proprio gioco a causa della pressione azzurra. L’occasione migliore arriva al 58° con la neo entrata Cantore che colpisce una clamorosa traversa da ottima posizione con la difesa norvegese che poi allontana con qualche affanno. Le scandinave giocano quasi sempre di rimessa cercando di sfondare sulle corsie laterali, ma i pericoli per la porta azzurra restano rari, anche se in un paio d’occasioni la retroguardia è chiamata alla massima attenzione. È però l’Italia a creare i presupposti per il raddoppio.
PAREGGIA LA NORVEGIA - A dieci minuti dalla fine la Norvegia alza il ritmo e trova il pari sfruttando uno dei punti deboli delle azzurre: le palle inattive. Su un corner dalla sinistra di Boa Risa il pallone attraversa tutta l’area arrivando sulla testa di Maanum che schiaccia alle spalle di Giuliani. L’Italia non si fa abbattere e va alla ricerca di un nuovo vantaggio con Beccari che però si fa parare in due tempi il tiro da Fiskerstand, mentre quasi allo scadere è un intervento di Di Guglielmo a evitare guai peggiori alle azzurre.
Italia (4-4-2): Giuliani 6,5; Bartoli 6 (dall’84° Salvai 6), Lenzini 6, Linari 6,5, Di Guglielmo 7; Bonansea 7 (Dal 67° Beccari 6), Giugliano 7, Caruso 6, Dragoni 6 (dal 53° Greggi 6); Giacinti 5,5 (Dall’84° Piemonte 6), Bonfantini 6 (Dal 53° Cantore 6,5). A disposizione: Schroffenegger, Baldi, Bergamaschi, Galli, Severini, Catena, Boattin. Ct Soncin 6
Norvegia (4-3-3): Fiskerstand 6; Thorisdottir 5,5, Bergsvand 6, Harviken 6, T. Hansen 5,5; Saevik 5,5, Engen 5 (Dal 63° Naalsund 6,5) 6, Boe Risa 5,5; Graham Hansen 6,5, Terland 5 (dal 63° Maanum 7), Reiten 6 (Dal 90° Gaupset sv). A disposizione: Pettersen, Mikalsen, Ostenstad, Mjelde, Woldvik, Tandberg, Kielland, Ildhusoy Bizet, Haug. Ct Grainger 6