Xavi: "Spero che Cubarsì non faccia come Pedri. Voglio riposarmi, non ci ho ripensato"

Il Barcellona sa che non può sbagliare domani. Al Wanda Metropolitano la formazione di Xavi sarà costretta a vincere per mantenere vive le speranze di confermarsi campione di Spagna: "È un match vitale viste le circostanze. L'altro giorno contro l'Inter ha dimostrato di essere un avversario molto forte, soprattutto in casa. Con Simeone stanno facendo le cose molto bene ma penso che siamo in un buon momento. Credo che non abbiano perso in campionato da quando li abbiamo battuti", ha detto in conferenza stampa.

Come valuti il ​​sorteggio di Champions League?
"Molto complicato. Conosco molto bene Luis Enrique ed è un allenatore brillante. È uno dei peggiori rivali da affrontare, ma abbiamo la speranza di fare un grande quarto di finale per continuare a sognare. È tempo di dimostrare che possiamo competere contro una delle migliori squadre d’Europa".

Come hai visto João Félix?
"Ha giocato una grande partita all'andata e domani dovrebbe essere importante. João ha un carattere forte, vuole mostrare il suo talento. Avremo bisogno di personalità per vincere la partita. E ha tutte le caratteristiche per fare una bella partita domani".

Cosa ne pensi della chiamata di Pau Cubarsì?
"Spero che non si ripeta la storia di Pedro, che partecipò agli Europei e ai Giochi. Siamo contenti per Pau, sta dimostrando di avere il livello per andare in Nazionale. Apprezzo anche il coraggio di Luis de la Fuente. Non sono io a decidere se andranno ai Giochi e agli Europei. C'è ancora tempo".

In Francia danno favorito il PSG. Si parla addirittura di sorteggio favorevole.
"Forse si, il ruolo di favorito spetta al PSG. Al di là della storia, il momento economico del PSG visto quello che ha speso quest'anno e quello che abbiamo speso noi... Abbiamo visto insieme il sorteggio nello spogliatoio e siamo contenti. Dobbiamo parlare sul campo, dobbiamo dimostrare il nostro talento e il nostro valore".

Cosa hai pensato dopo aver eliminato il Napoli?
"Sento che è andata bene ma poteva andare male. Il calcio a volte è ingiusto. Se avessero segnato il 2-2, sarebbe successo qualcos'altro. A volte le cose funzionano, a volte no".

Memphis sarà da tenere d'occhio?
"Lo sappiamo già. Può fare la differenza".

Frenkie de Jong ci sarà a Parigi?
"Quando sarà al cento per cento, tornerà a disposizione. Il recupero procede bene, come quello di Pedri".

Stai partecipando alla pianificazione del futuro?
"Partecipo perché amo questo club ma la mia decisione non è cambiata".

Come spieghi il fatto che Griezmann non si sia adattato al Barça?
"C’era anche una questione di tetto salariale. Mi piace Griezmann, direi che è un organizzatore che gioca sia da centrocampista che da attaccante. Non è rimasto qui per diversi motivi, ma soprattutto per la questione dello stipendio".

Da quando hai annunciato la tua partenza, il presidente o Deco ti hanno chiesto formalmente o informalmente di restare?
"Parlo con Deco, se non quotidianamente, ogni due o tre giorni. Conosce la mia posizione: abbiamo parlato della situazione e oggi non cambia nulla".

Smetterai di allenare per un anno?
"L'intenzione è restare qui fino al 30 giugno e, in linea di principio, riposarmi. Questa è l'idea".