Tottenham, Conte: "Non possiamo aver ridotto il gap in 7 mesi. Perisic? Lo sto recuperando"
Antonio Conte, allenatore del Tottenham, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport: "La pre-season è andata bene, è stata stancante, abbiamo dovuto fare due viaggi lunghi e impegnativi tra Corea e Israele. Ma abbiamo lavorato tanto, sia dal punto di vista tattico sia dal punto di vista fisico. C’erano da inserire nuovi giocatori, come Perisic che arrivava da un infortunio importante, o come Bissouma che ha preso il Covid ed è arrivato una settimana dopo per via delle Nazionali. Ci sono stati piccoli contrattempi, ma al tempo stesso sono contento di poter continuare a lavorare su un’idea dell’anno scorso, senza dover ricominciare tutto, come successo a novembre: lì è stata molto dura, devi portare la tua idea partendo da zero".
L'obiettivo è ancora la zona Champions?
"Sinceramente noi dobbiamo essere bravi a non diventare presuntosi e arroganti, non dobbiamo pensare che in soli 7 mesi abbiamo ridotto un gap che esiste da tantissimo tempo, penso al Liverpool e al City, ma anche il Chelsea recentemente ha vinto la Champions e il Mondiale per club. Ci sarebbe anche lo United, che però ha faticato un po’ in questi anni, a differenza di City o Liverpool. Klopp da sette anni va avanti con le sue idee a Liverpool ed è supportato anche dalla società".
Che si aspetta da Kane e Son?
"Sono i due giocatori più rappresentativi del club. Due top player che potrebbero giocare in tutte le squadre più importanti. Li vedo molto concentrati e contenti del fatto che si sia presa una direzione con largo anticipo rispetto agli anni precedenti. Vedono che è rimasta una base di giocatori della passata stagione e si cerca di implementare quella base per aumentare quantità e qualità della rosa, dato che dobbiamo affrontare quattro competizioni. Kane e Son sentono che la via intrapresa sulla carta è buona".
E da Perisic?
"Adesso per Perisic è importante tornare nella migliore condizione psicofisica, perché si è fatto male nell’ultima partita dello scorso campionato, un infortunio serio, adesso sta tornando a disposizione. I tempi di recupero previsti sembravano anche più lunghi, poi invece Ivan ha recuperato. Contro la Roma l’ho fatto giocare dall’inizio per fargli prendere confidenza con il ritmo partita e con i compagni. Non è ancora al 100%, ma sicuramente è un giocatore che ha raggiunto una maturità incredibile sotto tutti i punti di vista. Non dimentichiamo che ha vinto con diversi club e ha fatto una finale di un Mondiale. La sua esperienza sarà importante per noi".
Liverpool e Manchester City favorite per la prossima Premier?
"Parto dal presupposto che in Inghilterra per storia e investimenti ci sono quattro squadre che partono davanti a tutte: Liverpool, City, United e Chelsea. Ad esempio il Chelsea ha rimpiazzato Lukaku con Sterling, Rudiger è andato via ma è arrivato Koulibaly. Lo United è un grande club, ha tantissimi tifosi in tutto il mondo e può spendere, ma non sempre chi spende vince. Due anni fa lo United era dietro al City, poi ha comprato CR7, Sancho e Varane, ma è arrivato 6°. Loro hanno fatto questi acquisti per vincere la Premier, ma non ci sono riusciti, è un campionato in cui bisogna mantenere certi equilibri per non scivolare. Noi non dobbiamo essere arroganti o presuntuosi: abbiamo avviato un percorso serio, fatto di lavoro e scelte ponderate, ma il club ha bisogno di fare altri step prima di pensare fin dall’inizio di essere una contendente al titolo".
Che sfida attendersi alla prima contro il Southampton?
"Lo scorso anno il Southampton ci ha tolto 5 punti in classifica. Una contro di loro l’abbiamo pareggiata e una persa in casa. Quindi il nostro primo obiettivo è fare più punti contro di loro, per aggiungere punti ai nostri 72 dell’anno scorso. Il Southampton è una squadra ostica, difficile da affrontare, noi lo sappiamo bene visti i risultati della passata stagione. Noi però abbiamo voglia di fare bene. Abbiamo una squadra che ha sette mesi di lavoro alle spalle e abbiamo migliorato la rosa con giocatori di qualità, anche a livello numerico, per affrontare le nostre quattro competizioni".