Spagna, il calendario troppo fitto fa discutere: Flick e Ancelotti inviperiti contro LaLiga

La corsa al titolo in Spagna è entrata nel vivo. L'Atlético Madrid ha praticamente detto addio alle sue ultime possibilità lo scorso fine settimana, perdendo in casa contro il Barcellona per 4-2; il club catalano, invece, lotterà fino alla fine con il Real Madrid, con cui è appaiato in classifica ma con una gara da recuperare, quella contro l'Osasuna.
Previsto per l'8 marzo, il match era stato rinviato in seguito alla morte del medico blaugrana Carles Minarro, avvenuta improvvisamente in mattinata. La data scelta per il recupero è il 27 marzo e ha provocato le ire dei dirigenti del Barcellona e di Hansi Flick: il tecnico tedesco non avrà la possibilità di schierare Ronald Araujo e Raphinha, che saranno ancora impegnati con l'Uruguay e il Brasile. In mezzo a questa confusione, l'ex allenatore del Bayern Monaco attende che il suo club presenti ricorso, anche se è praticamente impossibile che LaLiga lo accolga.
A riportarlo è Marca, che sottolinea anche come la rabbia per il calendario non sia radicata solo in Catalogna. Il Real Madrid da mesi sta lottando contro i troppi impegni che hanno duramente colpito la rosa in questa stagione; il club della capitale, tra l'altro, sta viaggiando a un ritmo infernale nel 2025, con soli sette giorni di riposo a disposizione.
Il Real potrebbe terminare la stagione disputando oltre 70 partite e c'è un dato ancor più significativo: la squadra di Carlo Ancelotti, prima di nove delle 22 partite disputate dal 1°gennaio ad oggi, ha avuto meno di 72 ore di riposo. Una situazione difficile che ha spinto anche il tecnico italiano a sfogarsi dopo l'ultima partita contro il Villarreal: "Non ci presenteremo a un'altra partita con meno di 72 ore di riposo". Il calendario e il ritmo frenetico delle partite della Liga stanno mettendo in difficoltà le due grandi rivali, che ora si ritrovano dalla stessa parte della barricata a lottare contro Javier Tebas.
