Rabiot, la madre-agente: "Tifosi del PSG manipolati, io passata per una donna avara"

"Ho parlato con Adrien, è colpito, non è facile. Pochi sanno cosa vuol dire. Non capisco. Va oltre questo episodio e il PSG. È stato lo stesso con Bradley (Barcola, ndr) a Lione. Non capisco perché si parli delle famiglie. È una brutta abitudine". Parla così Veronique Rabiot, la madre dell'ex centrocampista della Juventus, ora all'Olympique Marsiglia dopo essere state vittime di alcuni striscioni irriguardosi nella sfida contro il Paris Saint Germain.
Nell'intervista su France 2, nel programma 'Ulteriori indagini', la madre-agente di Rabiot ha voluto ringraziare Kylian Mbappe per aver difeso Adrien dopo l'accoglienza turbolenta durante Le Classique: "Mi ha fatto piacere che Mbappé parlasse, soprattutto perché nel 2019 nessuno è stato solidale con Adrien Rabiot quando era stato messo da parte, e soprattutto non i giocatori. I giocatori sono stanchi degli attacchi contro di loro e le loro famiglie. Ci sono minacce, ma mai sanzioni riguardo a questo".
Ma da cosa è scaturito quest'odio dei tifosi del PSG nei confronti di Rabiot? Il centrocampista del Marsiglia, che ha lasciato Parigi in circostanze difficili nell'estate del 2019 per la Juventus e a titolo gratuito, non ha migliorato la sua immagine con il passaggio agli acerrimi rivali della Ligue 1. Ma a detta di mamma Veronique c'è qualcosa che va oltre il tifo: "I tifosi sono stati manipolati dal club (PSG, ndr). Dicendo che volevo soldi e che non volevo firmare il rinnovo, mi hanno fatta passare per una donna avara. Non avevo idea che avessero lanciato un esercito digitale".
Chiosando: "Se c'è un traditore in questa storia, è Jean-Martial Ribes, non io. All'epoca era un ragazzo molto gentile. Nessuno poteva immaginare che sarebbe stato estremamente violento. Un messaggio per Nasser Al Khelaifi? Nessuno, non chiedo nulla”.
