PSG, Asensio: "Classique in grassetto sul calendario. Il Marsiglia vuole lottare per il titolo"

Mancano due giorni allo scontro diretto tra PSG e Marsiglia: chi vince raggiunge o si stabilisce in cima alla Ligue 1. Al momento i parigini hanno un vantaggio di tre lunghezze sui Phoceens, ma la bolgia che li attende al Velodrome sarà considerevole e l'ambizione di De Zerbi e la sua ciurma mostrata finora in campionato è un ulteriore sfida. Marcos Asensio però non teme nessuno e nell'intervista concessa a PSG TV ha spaziato molto tra il big match, il suo trasferimento dal Real Madrid e l'ambientamento a Parigi da poco più di un anno.

"Se ho sentito parlare de Le Classique? Sì, appena sono arrivato! È una delle cose di cui si parla subito. La data è in grassetto sul calendario! Mi spiegano che è una partita molto importante per il Paris Saint-Germain, per tutto il club e per i tifosi. L'anno scorso ho avuto l'opportunità di vincere entrambe le classiche, un'esperienza fantastica".

Merito anche dei compagni di squadra che lo hanno indottrinato per bene: "Sì, tutti! Tutti nel club sanno quanto sia importante, quanto sia importante il Classic per noi giocatori. Cercheremo di vincerlo. Vogliamo che i tifosi del Paris Saint-Germain siano orgogliosi di noi, come lo sono stati la scorsa stagione".

Un duello tra prima e terza in classifica: "Abbiamo visto che il Marsiglia si è rafforzato e che vuole lottare per il titolo. Quindi siamo consapevoli che questa partita è ancora più importante. Non solo perché è un classico, ma anche perché è una diretta rivale per il campionato. Quindi siamo pronti al 100% e vogliamo vincere questo incontro. Innanzitutto perché è un classico, ma anche perché è molto importante per la Ligue 1".

Che ricordi ha del suo primo Le Classique, quando vinse con il PSG per 2-0: "Sensazioni molto positive! Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Credo che la nostra squadra sia stata molto brava e concentrata. Abbiamo giocato una grande partita e abbiamo meritato di vincere. Quando siamo tornati a Parigi, l'accoglienza dei tifosi è stata incredibile e ne ho un bel ricordo. È stato incredibile, a dire il vero. Era la prima volta che vivevo un'esperienza del genere. È stato un bellissimo momento di comunione tra i tifosi e i giocatori, e spero che potremo ripetere l'esperienza quest'anno".

Se riesce a sentire il sostegno dei tifosi: "Sì, ed è molto importante. I tifosi ci danno sempre molta forza, sia al Parco dei Principi che in ogni trasferta. Ci sono sempre molti sostenitori. Sentiamo forte questo sostegno e ogni nostra vittoria è in parte merito loro".

A 28 anni, è uno dei giocatori più maturi della squadra. Che consiglio darebbe ai più giovani: "Sono anche partite emotive, passionali, in cui bisogna cercare di prendere un po' le distanze dal rumore esterno. Alla fine della giornata, devi dire a te stesso che è solo un'altra partita, anche se è un classico e una partita molto importante, e cercare di mantenere la calma e fare quello che fai sempre in campo. Dobbiamo crescere man mano che la partita va avanti, acquisire fiducia e fare quello che sappiamo fare. Da lì, sono sicuro che le cose andranno molto bene".