Luis Enrique: "A Deschamps non rispondo... Contento di tornare a Barcellona"

"Sono scelte che spettano al suo allenatore. Quando era CT della Spagna non gli piacere che le persone ficcassero il naso nei suoi affari, quindi non lo farò". In settimana, Didier Deschamps ha parlato così della gestione di Kylian Mbappé da parte di Luis Enrique. Il ct della Francia ha poi chiuso con una battuta legata a un altro giocatore del Paris Saint-Germain: "Ma, ecco, se potesse dare a Kolo Mouni più spazio…".

La risposta di Luis Enrique. "Prima riflessione, in Spagna quando dici una frase e dici 'ma', quello che c'è prima di questo 'ma' non conta - ha replicato in conferenza stampa l'allenatore del PSG - in Francia è lo stesso. Tutto ciò che Deschamps ha detto prima di rivendicare il tempo di gioco per Kolo Muani non conta. È un calciatore che giocato ha 1600 minuti al più alto livello in una posizione e con richieste che non ha mai conosciuto. Sono molto felice, mi piace. So dove deve giocare, ma qui è il PSG. Se non gioca, dà comunque il suo massimo anche in allenamento. Gonçalo Ramos ha 1500 minuti. Gli dai un minuto, lui è pronto. Lo stesso, quando deve uscire o tornare. Questo è ciò che i tifosi vogliono, essere pronti. Non risponderò a Deschamps, perché c'era un ma (ride)".

Il tecnico dei transalpini ha poi parlato del sorteggio di Champions League, che lo metterà di fronte al Barcellona. Il suo passato, e per qualcuno anche il suo futuro: "Sono felice, molto contento di questa estrazione. Torno a casa (ride, ndr). Ci sono sempre cose che accadono nelle partite tra PSG e Barça. C'è molta storia tra le due squadre, hanno vissuto cose intense, quindi sarà una partita divertente. Siamo stati fortunati, torniamo in Spagna. Amiamo il nostro paese, noi spagnoli. Torno nella città dove ho fatto la mia carriera sportiva. Questa è un'ottima notizia. Sapevamo che l'urna ci avrebbe dato una grande squadra con una qualità individuale di alto livello".

Luis Enrique sfiderà Xavi, che è stato il capitano del suo Barcellona: "Il lavoro di Xavi allenatore non lo conosco da vicino, ma lui conosce il mio. È cambiato in pochi anni. Ma vedo il suo lavoro al club, lo riconosciamo tutti. Mi sarebbe piaciuto che mi avesse allenato come giocatore. Sarebbe stata una buona opportunità. Quando sei in un club come il Barça, devi avere il livello giusto per poterlo allenare. Quindi Xavi è pronto e ha vinto la Liga. È un club top, storico e sarà difficile. Hanno vinto 5 Champions, noi no ma abbiamo l'ambizione di farlo. Non sappiamo se la vinceremo, ma questo è il nostro obiettivo".