Gli alti e bassi di Fernando Santos: dai trionfi con il Portogallo al precoce flop con la Polonia

233 giorni. Questa è la durata dell'incarico di Fernando Santos come Ct della Polonia. Un'avventura iniziata sotto i migliori auspici, viste le precedenti esperienze del portoghese alla guida di una Nazionale.

Dai buoni risultati con la Grecia ai trionfi con il Portogallo
Dopo una lunga carriera iniziata come assistente all'Estoril Praia e che lo ha visto guidare - tra le altre - le più importanti squadre portoghesi (Porto, Sporting Lisbona e Benfica), Fernando Santos ha deciso passare alle Nazionali accettando la proposta della Grecia. Con la compagine ellenica ha guadagnato la qualificazione agli Europei del 2012.In questa manifestazione è arrivato fino ai quarti di finale (secondo risultato migliore nella storia di questa Nazionale, dopo il fantastico Europeo vinto nel 2004).

Dopo la Grecia, il tecnico ha deciso di tornare a casa andando a guidare il Portogallo a partire dal settembre 2014. se la sua esperienza greca è stata buona, quella lusitana può essere tranquillamente definita straordinaria. Smentendo il detto "nemo profeta in patria", Fernando Santos ha tolto al Portogallo l'appellativo di "Nazionale bella e incompiuta" trionfando sia agli Europei del 2016 che all Nations League 2018/19.

Il flop fulmineo alla Polonia
L'avventura con il Portogallo si è chiusa con i Mondiali in Qatar, ma per Fernando Santos il periodo da disoccupato è stato decisamente breve. A gennaio di quest'anno, infatti, è iniziato il suo mandato alla guida della Polonia. Un tecnico esperto per arrivare agli Europei 2024 con delle ambizioni: una speranza della Federazione polacca, che si è dissolta nell'arco di 5 partite.

Con 2 vittorie e 3 sconfitte, attualmente la Nazionale è fuori dalle posizioni valide per la qualificazione alla manifestazione in programma tra un anno in Germania. Risultati che hanno portato alla fulminea fine dell'era Santos.