Amorim: "Caso Rashford? Alle volte i giocatori sono un po' egoisti, voglio il massimo da lui"
Ancora ventiquattro ore, poi si scoprirà chi tra Manchester United e Tottenham passerà in semifinale di Carabao Cup. I Red Devils cavalcano l'onda d'entusiasmo generata dalla rimonta sul Manchester City in campionato e Ruben Amorim, tecnico in capo, ha parlato in conferenza stampa della questione Marcus Rashford.
L'attaccante inglese ha fatto capire con le recenti dichiarazioni che probabilmente è arrivato il momento di misurarsi altrove, fatto sta che secondo l'ex allenatore dello Sporting questo non impatterà sulla squadra: "Sono cose più semplici di così. Ognuno si concentra sul proprio lavoro. Io sono stato un giocatore e siamo un po' egoisti, quindi si concentreranno sul loro lavoro per conquistare un posto in questa squadra. Non credo che influenzerà nemmeno la squadra".
Quanto alla sfida raccolta invece da Amorim, lasciando il Portogallo per prendere un volo diretto a Manchester e sedersi sulla panchina dello United a campionato in corso: "È una sfida difficile. Per me, è la sfida più grande nel calcio perché, come ho già detto, questo è uno dei club più grandi del mondo. È davvero una nuova sfida, la più grande, quindi spero che tutti i miei giocatori siano pronti".
Rashford sarà pronto per affrontare il Tottenham, se verrà chiamato in causa: "È il nostro giocatore e sarà pronto per la partita. Voglio ottenere il meglio da Marcus Rashford, come da tutti gli altri giocatori, questo è un punto fondamentale per me. Ho parlato con molti dei giocatori, individualmente, durante gli allenamenti. Voglio solo vincere e aiutare la squadra a migliorare".