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Avellino, quella strana connessione tra promozioni... e 'accadimenti' nella Santa SedeTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 15:56Serie C
di Claudia Marrone

Avellino, quella strana connessione tra promozioni... e 'accadimenti' nella Santa Sede

Solo sabato scorso, 19 aprile, l'Avellino ha festeggiato il ritorno in Serie B dopo sette anni dall'ultima apparizione in categoria cadetta e un fallimento in mezzo, con conseguente ripartenza dalla Serie D; stamani, la notizia della scomparsa di Papa Francesco, deceduto a 88 anni dopo una lunga malattia che ieri non gli ha però impedito di dire la messa pasquale e salutare i fedeli in Piazza San Pietro.

E cosa lega queste due situazioni? All'apparenza forse nulla, ma c'è in realtà una particolare - e forse lugubre - cronistoria, che vede legate dal 1958 le promozioni degli irpini con avvenimenti non piacevoli nella Santa Sede. Si parte appunto sul finire degli anni '50 del secolo scorso (il citato 1958), quando i campani centrano la promozione in Serie C, arrivata poi anche nel 1963: anni nei quali vengono a mancare Pio XII e Giovanni XXIII. Nel 1978 arriva addirittura la promozione in Serie A dei lupi, ma muore anche Paolo VI. In epoca più recente, invece, doppia promozione in Serie B, nel 2005, quando muore Giovanni Paolo II, e nel 2013, quando Benedetto XVI annuncia la sua rinuncia al ministero petrino. Quest'anno, storia prima citata, legata a Papa Francesco.


Una storia che, al netto di come la si voglia leggere, non toglie però i meriti per tutto quello che la famiglia D'Agostino ha fatto per il club bianco verde, che ha legittimato il salto di categoria, in un'annata decisamente molto combattuta.