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Garbo: “L'Inter ha cambiato poco e gioca a memoria. È la squadra da battere”

Garbo: “L'Inter ha cambiato poco e gioca a memoria. È la squadra da battere”
© foto di Daniele Garbo Twitter
martedì 13 agosto 2024, 06:00Serie A
di TMWRadio Redazione

Nel corso di calciomercato e ritiri è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Daniele Garbo. Queste le sue parole:

Che Olimpiadi sono state quelle di Parigi?
“Bilancio sicuramente positivo, due ori in più rispetto a Tokyo e 40 medaglie in totale. Noni nel medagliere e davanti alla Germania, questo non è poco. Sono mancati alcuni acuti di Tokyo come l’oro di Jacobs e Tamberi, sono arrivate però altre vittorie fantastiche come quella di ieri dell’Italvolley che ha perso solo un set giocando una pallavolo meravigliosa. I meriti vanno alle ragazze ma anche molto a Velasco che ha saputo rimettere in ordine una squadra rendendola vincente”.

Come va analizzato il trend del calcio italiano che va in controtendenza rispetto agli altri sport?
“Non credo che il calcio sia uno sport olimpico. Non capisco perché nel basket possono partecipare i top player della NBA e nel calcio giocano gli under 23. Credo che il calcio sia poco olimpico per lo spirito dei giocatori. Le Olimpiadi sono un’altra cosa, ci esaltiamo per sport che scopriamo ogni quattro anni. Il nuoto ha fatto qualcosa di straordinario, due ori sono importanti e confermano un movimento in continua crescita”.

Cosa lascia la vittoria del Napoli in Coppa Italia?
“Il Napoli è un cantiere aperto, la rosa non è completa con un giocatore come Osimhen che vive da separato in casa. Conte non è contento, sta avendo un sacco di problemi e tra una settimana inizia il campionato senza il centravanti. Non si era mai vista una situazione con così tante squadre che devono completare la campagna acquisti a una settimana dal campionato”.

Cosa possiamo aspettarci dall’Atalanta in Supercoppa?
“Il precampionato dell’Atalanta è stato abbastanza deludente, ha preso schiaffi a destra e a manca. Tutti pensavamo che potesse essere una delle grandi protagoniste del campionato ma ho qualche dubbio. Non vorrei ci fosse una crisi di rigetto dopo la stagione straordinaria vissuta un anno fa. Speriamo non siano appagati, Retegui per me non vale Scamacca e il problema vero è Koopmeiners. Ho molti dubbi su questa Atalanta, al completo poteva giocare con leggerezza la Supercoppa, in queste condizioni non so come possa presentarsi”.

L’Inter quanto è più avanti rispetto alle altre?
“Ha cambiato poco o niente, ha messo giocatori importanti come Taremi e Zielinski, gioca a memoria e credo sia ancora la squadra da battere. È l’unica già al completo, le altre devono sistemare tante cose, il Milan ha fatto bene nelle amichevoli ma il campionato è un’altra cosa. Il gap per assurdo si è allargato e l’Inter mi sembra una squadra molto serena e di livello superiore rispetto a tutte le altre”.

Come vedi le romane e la Fiorentina?
“È difficile dire a che livello siano, il precampionato è una cosa e il campionato un’altra. Forse la Fiorentina è la più vicina a completare la rosa, Roma e Lazio devono completare. La Lazio poi ha cambiato allenatore, Baroni è molto bravo ma un conto è allenare il Verona un conto la Lazio. In casa Roma c’è questa bomba Dybala, senza perderebbe tanto dal punto di vista tecnico. A una settimana dall’inizio del campionato vedo poca roba ad eccezione dell’Inter”.

Che impressioni hai sul movimento italiano nelle coppe europee?
“Ho la sensazione che gli europei ci abbiano restituito la vera dimensione del calcio italiano. Il nostro campionato mostrerà la corda, le partite sono spesso noiose e sottoritmo, l’Inter può fare più strada in teoria, deve cercare di dimostrare una dimensione internazionale come fatto due anni fa, mi aspetto qualcosa a livello europeo. Il resto è una grande incognita e credo che sconteremo in maniera ancor più pesante questa crisi del calcio italiano”.

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