Una Ternana senza guizzi
E’ stata una partita strana, senza quell’intensità che finora aveva contraddistinto la Ternana finora. Sicuramente merito dell’approccio del Campobasso, tutto chiuso dietro molto stretto, pronto a ripartire con ferocia. E di questo va tenuto conto. Ma è stato proprio sul ritmo che la Ternana ha patito la gara. Non è riuscita ad imprimerlo alla gara, soprattutto nel primo tempo. Non è praticamente mai riuscita ad accendere le sue frecce (Cicerelli, Romeo e Curcio), raramente è arrivata a servire con efficacia la sua punta, Cianci, che a onor del vero nelle poche circostanze in cui è riuscito a colpire, non è stato neanche particolarmente fortunato.
Non è stata una buona serata per la Ternana. E non crediamo proprio che il problema siano state le questioni che arrivavano fuori dal campo: tutto quello che è successo in settimana, a partire dall’allontanamento di Foresti. Ci sono anche partite così, in cui le gambe non riescono a girare alla stessa velocità a cui sono abituate. In cui il pallone dovrebbe essere come la pallina di un flipper per far correre gli avversari, in cui la qualità tecnica dovrebbe venirti incontro per il gioco sul breve.
Tutto questo la Ternana non lo ha avuto, nella serata contro il Campobasso. La palla era lenta, il ritmo compassato. Soprattutto nel primo tempo. Quasi consegnando un tempo nelle mani, anzi nei piedi, dell’avversario. Il diverso spirito nel secondo tempo non è riuscito ad invertire la tendenza. Ci voleva forse una fiammata che permettesse alla Ternana di accendersi, ma questa squadra non si è accesa.
Ad Abate non era piaciuta la rifinitura e forse qualche segnale, da questo punto di vista l’aveva colto. Aveva anche detto che in settimana c’era stato un carico ulteriore di lavoro e chissà che questo non possa aver influito sulla freschezza e sulla brillantezza di qualche interprete. Soprattutto di quelli a cui eravamo abituati a vedere sgommate in mezzo al campo.
Questa Ternana ha mostrato alcuni suoi limiti. Ma non è solo una questione di una serata storta degli interpreti. E’ - soprattutto - una questione di ritmo. Di velocità. La Ternana ci aveva abituato ad essere rapida. Stasera (anche per meriti dell’avversario) non è successo. E il piano B, quello della pazienza, non ha funzionato.
Aver mostrato limiti però non frena le ambizioni rossoverdi. Se si vuole continuare ad essere lassù in testa alla classifica bisognerà trovare il modo di accelerare, in partite come questa. Ma allo stesso tempo - come recita un vecchio detto del calcio - certe partite quando capisci che non puoi vincerle, non perderle. E la Ternana ancora una volta ha dimostrato una buona tenuta difensiva. Zero gol presi anche oggi e poche occasioni pericolose dell’avversario.
E se in una serata non particolarmente felice arriva un pari, allora forse, non è tutto da buttare.