C'era la Juventus...
Sono da Massimo Moratti in luglio a Forte dei Marmi, con l'addetto stampa dell'Inter Sandro Sabatini. Dico al Presidente: "Ha acquistato Ronaldo per 49 miliardi e la Juventus, oltre ad averne incassati 34 dalla cessione di Vieri all'Atletico Madrid, ha già vinto il campionato". Ascoltava stupito. Pensava di aver davanti un visionario. Quando presi ad articolare la previsione, cominciò a interessarsi. Se il Presidente della FIGC Nizzola era di Torino, come il Giudice Sportivo Laudi, magistrato integerrimo e tifoso bianconero, il Presidente della Disciplinare Avv. Artico e Pairetto, designatore della Serie C e in rampa di lancio per A e B, con Carraro Presidente della Lega e dell'Impregilo, impresa di costruzioni della Fiat, lo spazio per gli altri non esisteva. Inoltre, il giorno dopo doveva essere eletto designatore di A e B Gonella di Asti. Fin troppo facile trarre conclusioni. Gli operativi erano Giraudo e Moggi. Non era una novità. Tutti cercano vantaggi, ma si esagerava. Quando uscii, Moratti ringraziò e aggiunse che aveva massima stima in Carraro. A febbraio, alla Pinetina, al Dott. Mazzini, allora Vicepresidente della FIGC, ricordò che lo avevo avvertito a luglio, ma ero stato angosciante.
Se vado a ritroso, trovo Boniperti. Aveva fatto venire Matarrese da Bari per metterlo alla Presidenza della Lega prima e della FIGC poi. La stessa cosa con l'Avv. Nizzola, oltre a portare Baretti da Tuttosport a D.G. della Lega. Uomini che dovevano ubbidire. Quando, uscito a 66 anni dalla Juventus, lo invitai a guidare la Federazione per riparare i danni fatti, rispose: "Alla mia età dovrei andare a Roma, in quel covo di serpenti? Mi vorresti bene!!!".
L'excursus per ricordare il peso politico della Juventus. Da qui all'elegante espressione di Gianni Brera, quando parlava di "sudditanza psicologica", il passo è breve. Considerato che gli scudetti vinti dalla Presidenza Andrea Agnelli saranno ricordati anche per la modestia degli avversari, non rimane che chiedersi quanto sia stato irto di difficoltà, in questi tre anni, il cammino di Allegri, solo col suo staff.