Legnago, Michelazzi: "È il momento di riscrivere le gerarchie del calcio a Verona"
Quella che si avvia alla sua fase finale è una stagione positiva per il Legnago Salus di Massimo Donati. La zona playoff è una realtà e la voglia di continuare a stupire la si percepisce anche attraverso le parole di Stefano Michelazzi, amministratore delegato del club, pubblicate dal quotidiano L'Arena:
"I sogni li fanno tutti, ma io sono realista. La rosa è profonda e di qualità, per me Antonio Minadeo ha fatto un miracolo sportivo. Anche risparmiando. Soprattutto però il Legnago è lievitato dal basso. Dal magazziniere Bianchini al dottor Zecchinato, a disposizione 24 ore su 24 anche per i figli o i familiari dei giocatori. Abbiamo 105 buste paga, ma non coi colori del denaro. Con quelli della passione. Il territorio credete ci stia aiutando? No. Per il sistema bancario il calcio è l’ultimo anello commerciale. Nessuno a Verona ci ha dato credito, nonostante solide garanzie da parte dei soci. Era solo per avere giusto un minimo di elasticità, mica siamo un’azienda e quindi con flussi regolari. Il Legnago è un’impresa da duecentomila euro al mese. Dovessimo pensare ad una categoria diversa dalla Lega Pro, quindi alla Serie B, avremo bisogno di altri partner. Ci stiamo lavorando. Il riferimento è la Feralpisalò.
Al presidente Venturato non interessa arrivare prima della Virtus? Lui è più manager, io ragiono ancora da calciatore. Io il derby sul campo vorrei vincerlo. Per anni la Virtus ci ha sempre sopravanzato, oggi quel gap l’abbiamo colmato. Un vanto per noi. Dal punto di vista sportivo è il momento di riscrivere le gerarchie del calcio a Verona. Quest’anno la classifica è nell’ordine Hellas, Legnago, Virtus".