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Caferri: “La Giana Erminio è un po’ come casa. Obiettivo salvezza, poi si vedrà”

Caferri: “La Giana Erminio è un po’ come casa. Obiettivo salvezza, poi si vedrà”TUTTO mercato WEB
© foto di Abazaj Fatjona
giovedì 5 dicembre 2024, 21:04Serie C
di Tommaso Maschio
A Tutta C
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A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospite: Lorenzo Caferri (Esterno Giana Erminio)
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Lorenzo Caferri, esterno della Giana Erminio, è intervenuto all’interno del programma A Tutta C, in onda su Tmw Radio.

Siete reduci dal pareggio per 0-0 con la Pergolettese. Che partita è stata?
“È stata una partita difficile, tosta e fisica, contro una squadra complicata da affrontare per agonismo ed intensità. Alla fine però abbiamo portato a casa un buon punto. Se non si riesce a vincere, un punto è sempre meglio che una sconfitta”.

In questo momento siete equidistanti tra play-off e play-out. Vi guardate più avanti o più indietro?
“L’obiettivo principale è la salvezza. Per il momento siamo in linea con le aspettative, poi in base a come si evolve la stagione si può pensare a qualcosa in più come accaduto l’anno scorso. La passata stagione eravamo partiti con l’obiettivo salvezza, ma alla fine abbiamo trovato una quadra che ci ha permesso di arrivare settimi. Finora la strada tracciata è positiva e dobbiamo continuare così”.

In coppa affronterete anche l’Avellino
“È una bellissima partita, da affrontare al massimo per fare bella figura e per provare a superare il turno. È una squadra che non ho mai affrontato personalmente e quindi sono felice di poter giocare questa partita. Contro la Pro Vercelli è anche arrivato il primo gol stagionale, che mi serviva per sbloccarmi”.

Finora sei il giocatore più utilizzato di tutta la rosa. È una responsabilità in più per te?
“Io mi metto a disposizione della squadra, che sia per giocare un minuto o novanta minuti. Sono contento della mia posizione all’interno della rosa e ora l’obiettivo è dare il massimo ed impegnarmi sempre a prescindere dal ruolo”.

Contro la Virtus Verona che cosa vi aspettate?
“Sarà una gara difficile perché hanno un campo ostico e piccolino. Loro sono una buonissima squadra con grandi individualità, per cui bisognerà stare concentrati fino alla fine. L’anno scorso avevamo vinto in casa 4-0, ma era stata una partita particolare in cui erano rimasti in dieci già nel primo tempo. Non tutte le gare sono così, loro sono forti e hanno dato filo da torcere a tutte le squadre”.

Ora sei entrato anche nel Club dei 100 in con la Giana. Che cosa significa per te questo traguardo?
“Già ad inizio anno avevo raggiunto le cento presenze in tutte le competizioni con la maglia della Giana, mentre ora ho raggiunto le cento presenze in campionato. È un bel traguardo individuale, che fa sempre piacere ad un giocatore. Non posso che ringraziare la società che mi dà questa opportunità. Ormai è la quarta stagione qui, per me la Giana è quasi come casa, sono contentissimo di essere qui”.

Si percepisce il fatto che la Giana è un club in cui si coltiva la storia?
“Si percepisce ed è uno degli aspetti fondamentali di questa società. Nel mio percorso in questi quattro anni ho conosciuto persone che hanno fatto parte della storia della Giana, come Pinto, Marotta, Perna, Perico e mister Chiappella. Quando si dice che la Giana è una famiglia si dice una cosa vera e standoci dentro si capisce perché”.

In cosa state crescendo in questo momento?
“Un aspetto importante è stato quello mentale, siamo cresciuti nel rimanere in partita fino al novantesimo, come successo con la Pergolettese. Fosse stata una partita giocata un mese fa l’avremmo persa, perché ancora non eravamo così forti mentalmente. Nelle ultime gare però ho visto un approccio mentale differente. All’interno di una stagione del resto arrivano dei momenti difficili e la grande squadra è quella che sa reagire a questi momenti. Ad Ottobre abbiamo perso alcune partite anche con dirette concorrenti, anche se avevamo qualche infortunio. In un squadra come la Giana c’è bisogno di tutti, dal primo all’ultimo. L’unica medicina era il lavoro e ora ne siamo usciti con qualche bella vittoria”.

Nel Girone A è favorito il Padova o il Vicenza?
“Dare una favorita è difficile, sono tutte e due molto forti. Il Vicenza sta facendo un campionato strepitoso, anche se il Padova è quasi perfetto. È un bel duello da seguire, devo fare i complimenti ad entrambe”.

L’Alcione invece è la rivelazione?
“Sì, ma in rosa ci sono giocatori forti di categoria. Non bisogna farsi condizionare dal fatto che è una neopromossa, perché per me è una grande squadra che ha solidità. Nulla viene per caso, sono difficili da affrontare”.

In futuro nutri l’ambizione di salire di categoria?
“Le ambizioni ci sono sempre, perché è impossibile non averne praticando uno sport. Un atleta di qualsiasi sport se non ha l’ambizione di fare uno step in più non può raggiungere un livello alto. Quello che riuscirò a raggiungere io lo dirà il campo, intanto sono concentrato a raggiungere la salvezza con la Giana”.

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