Sampdoria, il 2023 da incubo non finisce: una sola vittoria interna, "Ferraris" sempre tabù
Un annus horribilis senza ombra di dubbio. E' il 2023 della Sampdoria che sembra non finire mai. Cocenti delusioni sul campo, paure fuori dissipate dall'intervento di Radrizzani e Manfredi capaci di salvare la società dall'orlo del fallimento dopo ben sette assemblee dei soci disertate dall'allora azionista di riferimento. Un tunnel che sembra non avere fine per gli oltre 18mila sostenitori che hanno deciso di rinnovare il proprio abbonamento anche in Serie B e agli oltre 20mila che contro Pisa, Venezia e Cittadella hanno riempito i gradoni del "Ferraris" con passione e amore ma che al triplice fischio della sfida contro i granata veneti, e l'ennesima sconfitta interna, hanno lasciato andare la loro delusione in un fiume di fischi che ha travolto Borini e compagni.
Solo una vittoria interna nel 2023
I numeri di questo anno solare sono impietosi e non lasciano scampo ad interpretazione e, soprattutto, alibi. Da gennaio ad ora i blucerchiati hanno vinto soltanto tre partite: contro il Sassuolo a Reggio Emilia, contro il Verona a Marassi e in questa stagione al "Liberati" contro la Ternana. Se poi estendiamo questo dato alle sconfitte la situazione si complica ancora di più. Quella di ieri è stato il 51° ko in 81 gare, ben oltre il 50% delle sfide disputate fra la stagione 2021-2022 e quella in corso. La partita contro l'ordinata formazione di Gorini ha mostrato i limiti tecnici di una rosa che presenta dei valori ma evidentemente non è stata assemblata correttamente con diverse lacune nei ruoli cardine e che palesa la mancanza di un leader.
Tabù Marassi
E il "Ferraris", che dovrebbe trascinare chi scende in campo, resta un tabù. Ne è ben cosciente Andrea Pirlo che in sala stampa ha commentato: "Purtroppo quando giochiamo in casa c'è tanta pressione, qualche scoria dell'anno passato (va ricordato che dell'anno scorso sono rimasti solo Murru, Ravaglia, Yepes e Malagrida mentre Vieira, Ferrari, Askildsen e La Gumina erano in prestito ndr) e alla prima difficoltà non riusciamo ad andare avanti, mettiamo giù la testa e non vogliamo più la palla". "Giusto che fischino, se non vinci devono avere la possibilità di farlo" ha chiuso il tecnico della Sampdoria. Adesso c'è Parma, pensare partita per partita è l'obiettivo. Ma serve una svolta al più presto. Per porre fine a questo 2023 da incubo.