Salernitana, ora non si può più sbagliare. A Cosenza con la spinta di 850 tifosi
Salernitana, ora non si può più sbagliare. I granata si ritrovano attualmente in zona playout, sono attesi da un calendario particolarmente complesso e non possono fallire lo scontro diretto di oggi contro il Cosenza. Mister Martusciello non rischia l'esonero, a prescindere dal risultato di oggi. Tuttavia i numeri bocciano la Salernitana ed è necessario invertire la rotta: una vittoria nelle ultime nove gare ufficiali, un solo successo esterno in tutto il 2024, ultimo hurrà casalingo ad agosto, difesa quasi sempre perforata e tridente offensivo che fatica a trovare la via della rete. Ciononostante oggi saranno in 850 a spingere i campani verso un successo che sarebbe fondamentale, una componente che la squadra non è ancora riuscita a sfruttare al massimo. E, senza restrizioni e divieti, sarebbero stati almeno il doppio, a testimonianza dello smisurato amore della torcida granata nei confronti del cavalluccio.
Sul campo si è risolto favorevolmente il problema portiere. Nulla togliere a un giovane di prospettiva come Corriere, ma giocarsela in quella bolgia con un ragazzo alle prime armi poteva essere un rischio. Sepe stringe i denti, sta meglio e, salvo sorprese, giocherà dal primo minuto. Un segnale di grande attaccamento. In difesa spazio a Stojanovic, Bronn e Ferrari, con il ballottaggio tra Njoh e Jaroszynski a sinistra. Senza Tello e Adelaide, scelte obbligate a centrocampo: Maggiore, Amatucci e Soriano viaggiano verso la riconferma. In avanti il solo certo di una maglia è Verde, sull'out opposto scalpitano Dalmonte, Kallon e Braaf. Al centro Torregrossa più di Simy, mentre si rivede Wlodarkzyc che certo non primeggia nelle gerarchie dell'allenatore. Tongya sta meglio, ma non era in condizione di essere convocato.
Come dicevamo in apertura, la Salernitana non può prescindere da un risultato positivo. Nelle prossime due gare i granata affronteranno Bari e Sassuolo e un malaugurato passo falso oggi acuirebbe il clima di malcontento che regna sovrano negli ambienti sportivi salernitani e testimoniato dalla perdita di 6000 persone all'Arechi rispetto all'avvio di stagione. Il pubblico chiede rinforzi a gennaio, quando Petrachi dovrà comunque provare ad acquistare un difensore centrale, due centrocampisti e un bomber di categoria. La società sarà d'accordo?