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Cittadella, Marchetti: "Non è più l'ambiente che conoscevo. Ho offerto le mie dimissioni"

Cittadella, Marchetti: "Non è più l'ambiente che conoscevo. Ho offerto le mie dimissioni"TUTTO mercato WEB
martedì 10 dicembre 2024, 12:04Serie B
di Luca Bargellini

Cittadella ultimo nella classifica di Serie B con 13 punti (gli stessi del Sudtirol) e con una sola vittoria nelle otto gare disputate sotta la gestione di Alessandro Dal Canto, tecnico scelto dopo l'esonero di Edoardo Gorini. Una situazione, dunque, molto complicata quella del club veneto sulla quale ha preso la parola il dg Stefano Marchetti, attraverso le colonne de Il Gazzettino:

"Se dovete puntare il dito fatelo su di me. Siamo una squadra che ha paura, che non gioca con la mente sgombra, e che quindi non riesce mai a girare in positivo gli episodi. Sono amareggiato, per tutta una serie di cose che non mi piacciono più: se c’è questa situazione mi ritengo il primo responsabile e mi assumo tutte le colpe. Ho anche offerto al mio presidente le mie dimissioni. Gli ho parlato, dicendogli: decidi te, non ho alcun problema. Non rivedo più l’ambiente che conoscevo: siamo diventati come tutte le altre realtà, invece Cittadella si è sempre contraddistinto nelle stagioni. Per vent’anni abbiamo fatto qualcosa di unico nel panorama calcistico nazionale, è possibile affrontare un’annata difficile, pensavo che potessimo viverla in maniera diversa, invece mi pare che ci siamo dimenticati troppo in fretta tutto quanto di grande è stato fatto e ci stiamo comportando come gli altri. Avverto negatività che non dovrebbe esserci nell’ambiente-Cittadella, anche se le cose stanno andando male: in vent’anni abbiamo fatto i fenomeni, può capitare un anno storto, ma non significa che dobbiamo dimenticarci chi siamo, da dove veniamo e che possibilità abbiamo, la nostra dimensione insomma.

Se il Cittadella retrocederà lo farà con dignità, senza un debito e senza fallire, mai. Date le colpe a me, lasciate fuori i giocatori: stanno sbagliando ma vanno sostenuti e aiutati, è soltanto così che si risolvono le cose. Conta solo il bene del Cittadella, ecco perché sono pronto anche a mettermi da parte: se il presidente deve mandare via qualcuno, lo faccia con me".

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