Venezia, poche certezze dal mercato: Everest salvezza. Zampano via a giugno?
E' stato un mercato faticoso, quello del Venezia. Che in un ruolo ha portato qualità in più (sulle fasce con l'arrivo di Zerbin) mentre negli altri al momento costringe a rimandare il giudizio, dato l'arrivo per lo più di scommesse. Ciò che renderà un vero Everest da scalare questa corsa alla salvezza però è soprattutto il fatto che la richiesta fatta da Di Francesco di avere più alternative con caratteristiche differenti, soprattutto nel reparto d'attacco - ma non solo - non è stata esaudita come probabilmente l'allenatore sperava. Anche per alcuni eventi inaspettati: l'infortunio di Stankovic e la telenovela-Pohjanpalo. Il motivo? Uno su tutti: il diktat dalla proprietà al General Manager Antonelli era chiaro: vendere prima di comprare. Esce uno, entra uno. Ma vediamo di fare ordine, ruolo per ruolo, fra le mosse principali del club.
PORTA - Ad Andrei Radu, arrivato dall'Inter, il compito di coprire il buco lasciato dall'infortunio dell'ex compagno in nerazzurro Filip Stankovic, che per il problema riportato al tendine rotuleo si teme che ne avrà per almeno 2 mesi. Joronen è rimasto, ma gli errori fatti contro l'Udinese non fanno presagire a nulla di buono.
DIFESA - con Svoboda che ha finito la stagione, è stato ceduto Altare alla Sampdoria. Buon impatto avuto dal nuovo arrivato Fali Candé, da capire l'apporto che potrà dare Alessandro Marcandalli. Via anche Candela, in prestito al Valladolid per fargli respirare aria nuova. Capitolo Zampano: secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, il rinnovo nonostante nuovi colloqui avvenuti ieri, ancora tarda ad arrivare per la distanza sulla scadenza. l giocatore vorrebbe un biennale, il Venezia propone la scadenza al 2026. Insomma, nonostante i sondaggi di Sampdoria e Cremonese alla fine il vice-capitano è rimasto, ma verosimilmente si va verso una separazione a parametro zero a giugno. La piazza sperava anche qui nell'arrivo di un giocatore in più, si veda Andrea Carboni dal Monza, ma quest'ultimo, secondo quanto ci risulta sarebbe arrivato solo in caso di partenza di Sverko, che ha avuto però solo qualche sondaggio non approfondito.
CENTROCAMPO - Andersen è andato allo Sparta Praga, Ellertsson ha firmato con il Genoa, ma resterà in Laguna fino a giugno. E' arrivata un'altra scommessa, Cheick Condé, che pare avere ottimi mezzi fisici, ma anche essere ancora in ritardo per i ritmi della Serie A e andrà valutato nel tempo. Dentro anche Kike Perez, che ha messo in mostra i piedi buoni contro l'Udinese ed anche una discreta personalità. L'arrivo di Alessio Zerbin dal Napoli poi è il colpo di spicco di questo mercato.
ATTACCO - Arrivano le note più dolenti nel reparto dove c'è stata maggior fatica a trattare. Il Venezia è rimasto un po' spiazzato dal dietrofront della Roma su Shomurodov e non ha saputo trovare valide alternative all'uzbeko. Il suo arrivo era stato pensato come sostitutivo di Gytkjaer, indirizzato alla Cremonese, in aggiunta dunque all'eventuale sostituto di Pohjanpalo. Dato che non è arrivato il romanista, Gytkjaer è rimasto. Pohjanpalo farà parlare di sé, le sue parole su Instagram fanno pensare comunque che la scelta sia stata più del giocatore che del club (allora perché quell'esultanza rabbiosa contro il Parma?), che pure non si è strappato i capelli dato che il Palermo ha pagato comunque la cifra richiesta per cederlo e per chiudere il bilancio economico in positivo. Anche qui però c'è stata grande fatica nelle trattative per il sostituto. Su tutte Yaremchuk: sembrava cosa fatta, ma il recente buon rendimento dell'ucraino ha fatto cambiare idea all'Olympiakos. E' arrivato il 22enne Daniel Fila: a lui il compito di non far rimpiangere un capitano e simbolo, cosa non facile dato che servirà un periodo di adattamento. Anche lui fra l'altro è arrivato dopo una trattativa estenuante e mille ripensamenti (da parte dello Slavia Praga, che voleva darlo in prestito al Liberec). Sul gong ecco anche Mirko Maric in prestito dal Monza ed il rientro dal prestito del giovane Ascione, almeno a livello numerico Di Francesco ha qualche uomo in più dato che pure Antonio Raimondo è partito dopo 6 mesi di prestito anonimi.