Venezia-Inter 0-1, le pagelle: ci pensa Darmian, Stankovic da 7. Asllani promosso
VENEZIA-INTER 0-1
(16' Darmian)
Le pagelle del Venezia - Daniele Najjar
Stankovic 7 - Sul gol di Darmian fa quel che può rispondendo alla grande al fulmineo tiro di Lautaro Martinez. Attento e preciso anche sugli altri tentativi da fuori ed in uscita. Il riflesso su Frattesi è felino: è vero che il tiro non è angolatissimo, ma la "puntata" del centrocampista gli sarebbe potuta passare facilmente fra gamba sinistra e guantone se non avesse avuto quella velocità di reazione.
Sagrado 5,5 - Richiamato alle armi dopo un lungo periodo fuori per il ko nel riscaldamento di Altare, si deve anche adattare a fare un ruolo decisamente non suo come quello di terzo di difesa. Cerca di reggere l'urto, qualcosa soffre come quando Lautaro lo sorprende e calcia in occasione del primo gol, ma prevalgono i meriti dell'argentino. Dal 26' Haps 5,5 - Più sicuro del compagno, anche lui rischia molto in alcuni casi, come sull'inserimento di Frattesi.
Idzes 7 - Intorno a lui si crea un deserto di compagni, data la serie di infortuni che attanagliano la squadra di Di Francesco. Tira fuori la sua leadership anche oggi chiudendo tutto quel che può e comandando il reparto. Provvidenziale in alcuni casi, maestoso su Latuaro e Frattesi ad inizio ripresa, sempre elegante.
Sverko 6 - Regge bene l'urto al netto di ciò che l'Inter con la sua qualità riesce comunque a creare: prova superata anche per lui.
Zampano 6 - Partita di sacrificio per il vice-capitano, contro Carlos Augusto nono molla un centimetro. Rimedia un giallo che gli farà saltare il Parma, ma lo ha speso bene in una situazione tattica pericolosa. (Dall'88' Gytkjaer s.v.)
Busio 6,5 - Conferma anche questo pomeriggio la sua ritrovata indole combattiva: c'è più da rattoppare che creare, cerca di farlo come può. Va detto che il duello lo vincono gli avversari. Coglie un palo che grida vendetta, ha una sponda per tutti.
Nicolussi Caviglia 6 - Anche oggi il più lucido della mediana, nonostante non sia facile evitare di farsi intimorire da pressing e palleggio della squadra di Inzaghi. La regia fa capo a lui. (Dall'88' Condé s.v.)
Doumbia 6 - Fatica a giostrare il pallone come vorrebbe ed a fare filtro in partenza, ma cresce con il passare dei minuti ed è il primo ad impegnare Sommer, di testa.
Dal 70' Bjarkason 6 - Entra molto bene nel match dando un grande contributo in fase offensiva ed in palleggio per la spinta finale del Venezia.
Ellertsson 5,5 - Dumfries non è cliente facile per nessuno in questo momento, lui soffre abbastanza le sue discese.
Oristanio 6 - Lui ci prova e lo fa sempre con idee e tecnica. La tipologia della partita non lo aiuta, ma quando gli arrivano palloni un minimo giocabili qualche apprensione la crea.
Dal 70' Yeboah 5,5 - Ha voglia di spaccare il mondo, ancora però è un po' frenetico in qualche caso e non riesce a pungere nelle chance che gli capitano.
Pohjanpalo 6 - Più di rincorrere e lottare, cosa che fa ininterrottamente (in due casi è anche difensore aggiunto), difficile chiedergli di più da questo pomeriggio. Ha anche una chance nel finale (quella sul palo di Busio viene annullata dal fuorigioco), non era facile angolarla al volo dal limite.
All. Eusebio Di Francesco 6 - La situazione fra infortunati e giocatori in partenza era critica prima di cominciarla questa sfida, poi è pure peggiorata con i ko di Altare e Sagrado. Nel primo tempo il Venezia va sotto e subisce l'Inter, ma il merito è che anche oggi riesce a non piegarsi approfittando dell'imprecisione dei nerazzurri. E nella ripresa, pur senza cambi di livello a disposizione, il Venezia mette una grande paura all'Inter. Di più difficile chiedere.
Le pagelle dell'Inter - Ivan Cardia
Sommer 6,5 - Efficace il riflesso su Doumbia, l'altra parata di un certo spessore arriva a gioco fermo. Solido come sempre.
Darmian 7 - A rimorchio, da bomber navigato: visto il momento, è un gol che vale anche più dei tre punti con i quali l'Inter torna da Venezia. Chiude con una discesa da ala destra e i crampi.
De Vrij 6 - Straordinari da pagare. Chiama i rinforzi e se la gioca di mestiere su Pohjanpalo: se la cava.
Bastoni 6,5 - Supporta l'azione sulla fascia, dietro aiuta soprattutto il compagno sul finlandese.
Dumfries 6 - Spinge senza pungere, pur avendo le occasioni e lo spazio per farlo. (Dal 76' Pavard 6 - Di fiducia: è mancato all'Inter).
Barella 6,5 - L'asse con l'olandese promette faville a inizio gara, poi si va spegnendo col passare dei minuti. A tutto campo, è il principale ispiratore di Lautaro. (Dall'84' Dimarco s.v.).
Asllani 6,5 - Il disastroso ingresso di Riyadh è ancora negli occhi dei tifosi e aumenta il peso specifico della sua presenza in cabina di regia. Il bilancio domenicale dà motivi per crederci ancora: fa quasi tutto bene, anche nelle letture senza palla, e da un suo lancio nasce il vantaggio nerazzurro. (Dal 62' Frattesi 5,5 - Altro osservato speciale: la voglia, almeno per quanto visto in campo, non sembra mancare. Un po' di pulizia e precisione sì, compreso un gol che poteva segnare, ma questo è ben altro discorso).
Zielinski 6 - Le qualità non si discutono, la sufficienza però è stiracchiata: ai limiti del compitino. Rischia nel finale con quel tocco in area.
Carlos Augusto 6 - Dalle sue parti non si passa: sicuro e solido. Nel finale cerca di proporsi in avanti con maggior continuità, senza sfondare.
Taremi 5 - Meglio lontano dalla porta, ove si rende utile in entrambe le fasi di gioco. Ben altra musica negli ultimi 15-20 metri: cerca di sbloccarsi anche in campionato dopo la rete in Supercoppa, ma la mira è decisamente da migliorare. (Dal 62' Thuram 5,5 - Ben altra vitalità e mobilità, anche se a conti fatti non incide)
Lautaro 6,5 - Controllo e tiro in una frazione di secondo: solo una gran parata di Stankovic gli nega la gioia di un gol che ancora una volta gli resta in canna. Movimenti e partecipazione al gioco dei compagni, in compenso, sono da vero Toro. (Dal 76' Arnautovic 5,5 - Inzaghi gli tiene di tenere la palla e la squadra alta: missione riuscita solo a metà).
Simone Inzaghi 6,5 - In emergenza un po' dappertutto, dopo la Supercoppa persa come l'ha persa l'Inter: oggi, unica a riuscirci al rientro da Riyadh, contava vincere. Le buone notizie, anche oltre i tre punti, ci sono: su tutte, che il pilota automatico continua a funzionare. Certo, 16 minuti per un gol e poi partita sempre aperta: col Milan è costato caro.