Torino, Biraghi: “Lavoriamo tanto per non prendere gol. Qui grande gruppo”

Di seguito le parole del difensore del Torino Cristiano Biraghi, che ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la vittoria per 1-0 dei granata contro l’Empoli di Roberto D’Aversa tra le mura amiche dello Stadio Olimpico Grande Torino, match valido per la 29° giornata della Serie A Enilive 2024/2025.
Cosa hai pensato quando hai visto Vlasic su quella palla, addomesticarla in quel modo e poi calciarla perfettamente?
“Ero proprio in linea dietro di lui e quando ho visto che la palla gli è uscita dal piede ho capito subito che sarebbe stato gol. Manomale, perché è stata una partita veramente sporca dove è la qualità dei singoli che ti fa vincere queste gare. Ora potremo permetterci di fare una sosta tranquilla”.
Hai parlato di qualità dei singoli ma anche la difesa, bella tosta, merita delle parole di elogio. Ti abbiamo visto esultare in seguito ad una scivolata con cui hai fermato una ripartenza. Ci descrivi cosa hai provato in quel momento in cui hai esultato alla McGregor?
“No, per l’esultanza alla McGregor sto aspettando il primo gol con la maglia del Torino che ancora non è arrivato. Per quanto riguarda la difesa, siamo una squadra che difende in 11, con tutti gli effettivi. Durante la settimana il Mister ci fa lavorare tantissimo per preparaci a non prendere gol. Nell’ultima gara, purtroppo, ne abbiamo subiti 2 che non ci hanno permesso di vincere. Stasera, uno degli obiettivi, era proprio quello di non prendere gol. Visto che ci siamo riusciti, penso che sia giusto esultare anche quando fai una bella giocata difensiva”.
Il mercato di gennaio, nel quale sei arrivato anche tu, ha dato una spinta importante al Torino, sei d'accordo?
“Sicuramente tutti i nuovi hanno avuto un ottimo impatto: con Elmas abbiamo aggiunto tanta qualità, con Cesare fisicità e più pericolosità in mezzo al campo, io porto un po’ di esperienza. Stiamo facendo un buon lavoro ma devo dire che ciò è possibile perché abbiamo trovato un gruppo che ci ha accolto bene e ci ha fatto sentire parte integrante del progetto dal primo giorno. Senza questo, difficilmente avremmo potuto fare tutti bene”.
