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Salernitana, due punti persi e ancora 0 vittorie. Inzaghi sul banco degli imputati

Salernitana, due punti persi e ancora 0 vittorie. Inzaghi sul banco degli imputatiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 11 novembre 2023, 08:00Serie A
di Luca Esposito

29 tiri in porta a 7, 60 minuti a senso unico del Sassuolo che, statistiche alla mano, avrebbe meritato la vittoria contro una Salernitana quantomeno più battagliera ma che ha sofferto tremendamente a cospetto della formazione di Dionisi. Non inganni il fulmineo 0-2 targato Ikwuemesi-Dia: i granata, spinti da 1200 persone che hanno fatto la differenza, si sono aggrappati alle super parate di Ochoa per portare a casa un punto utile più per il morale che per la classifica. Considerando che, dopo la sosta, i campani affronteranno Lazio, Fiorentina, Atalanta, Milan e Juventus, sarebbe stato opportuno scendere in campo con un atteggiamento diverso e con una mentalità vincente. Invece la Salernitana ha prestato il fianco alle sortite offensive di un Sassuolo sfortunato, capace di colpire due legni e che, come detto, è stato frenato dagli strepitosi interventi di uno dei portieri più forti del campionato.

In attesa di capire se la sosta sarà utile per riconfermare De Sanctis o per approfondire il discorso con altri dirigenti, è tutt'altro che solida la posizione del tecnico Inzaghi. Uno che in A non ha uno score invidiabile come certificato dagli esoneri di Milano e Bologna e dalla retrocessione di Benevento. Il mister ostenta ottimismo, si giustifica parlando di condizione atletica precaria e di "4 vittorie ottenute nelle ultime 25 gare, l'ultima in trasferta risale addirittura a gennaio" ma nemmeno con lui si sono visti passi in avanti. Prova scialba col Cagliari, sconfitta meritata contro un Genoa in emergenza, derby col Napoli mai in discussione e un 2-2 che sa di minestra riscaldata. Non sempre Ochoa farà i miracoli o un top player come Berardi sbaglierà un vero e proprio rigore in movimento.

Parlare di esonero sarebbe prematuro, ma i prossimi 180 minuti diranno molto sul futuro del trainer granata. Alcune scelte hanno fatto storcere il naso alla società, su tutte quella di tener fuori costantemente un elemento preziosissimo e di qualità come Grigoris Kastonos che ha dato un contributo essenziale alle due precedenti salvezze. Per non parlare dell'involuzione di Candreva, cui sguardo vale più di mille parole. Sembra di essere tornati indietro di un anno, quando Nicola sacrificava il più talentuoso della rosa chiedendogli di correre a tutta fascia. Una rosa con poca qualità può rinunciare a un atleta di questo calibro? E se poi in campo vanno giocatori in grossa difficoltà come Martegani, Legowski, Bohinen e Maggiore è evidente che c'è qualcosa che non funziona.

Così come non funziona la fase difensiva. La Salernitana, per il terzo anno di fila, è tra le squadre più perforate d'Italia e nemmeno il passaggio alla retroguardia a quattro e al centrocampo a tre ha cambiato la situazione. Questione di interpreti, certo, ma anche di atteggiamento tattico. Perchè i mediani scelti sono eccessivamente lenti e non aiuta affatto cambiare di continuo la posizione di Daniliuc, Mazzocchi o Bradaric. Per Inzaghi, dunque, fiducia a termine e i fantasmi di Paulo Sousa e Giuseppe Iachini che girano attorno alla sua panchina. Una quarta esperienza flop in massima serie sarebbe senza dubbio indicativa.

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