Roma, l'ex Nainggolan sull'esonero di De Rossi: "I Friedkin non sanno molto di calcio"
"È stata una follia mandarlo via. Aveva fatto meglio di Mourinho, giovane, innamorato e conoscitore dell’ambiente, l’hanno cacciato senza dargli tempo di inserire tanti giocatori nuovi. E non lo meritava neppure come uomo". Si esprime così Radja Nainggolan sull'esonero di De Rossi da tecnico della Roma, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Il belga prosegue: "Per motivi calcistici? Cavolate, ci sarà altro. Non so, penso alla questione Zalewski: lui disse che non era stata una scelta sua metterlo fuori rosa. Tanti altri al posto di Daniele avrebbero detto il contrario su imposizione della società. È rimasto se stesso, di questo sia orgoglioso".
Sui Friedkin, invece, dice: "Ma sono imprenditori, cosa capiscono di calcio? Non credo tanto. Vengono, vogliono fare soldi, comprano ragazzi, spendono ma non bene. Dentro il mondo del calcio si sta con competenza e passione. Se pensi solo al business...".
In chiusura, ricorda le contestazioni durante l'era Pallotta: "Vale per i presidenti quello che accade coi giocatori. Ora arrivano in un club che non lotta per lo scudetto, pensano di giocare in scioltezza, ma a Roma devi saper vivere con le pressioni addosso. La proprietà non conosce il tifo, non sa come funziona la città, la sottovalutano e vanno in crisi".