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Dovbyk: "So che posso dare di più. Non sento pressioni, ora siamo più squadra"

Dovbyk: "So che posso dare di più. Non sento pressioni, ora siamo più squadra"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:23Serie A
di Debora Carletti

Sesto successo consecutivo in casa per la Roma che contro il Genoa -nella ventunesima giornata di Serie A- vince 3 a 1. A commentare la vittoria Artem Dovbyk, attaccante giallorosso.
Segui su TMW la diretta testuale.

Come sta andando l’ambientamento con la squadra e con il nostro calcio?
"È difficile giocare in Serie A, perché è una competizione diversa dalla Liga: è un ambiente che mi si addice di più, ma cerco sempre di migliorare la mia qualità. Penso che questo campionato mi stia rendendo un attaccante migliore, perché qui mi confronto con difensori molto forti. So di poter fare meglio e cerco di dimostrarlo sul campo".

Perchè non esulti quasi mai quando segni? È il tuo modo di fare, o è solo un momento?
"Non sono completamente felice e soddisfatto. Neanche oggi del mio gol, perché so cosa posso fare e so che posso fare molto meglio in molte situazioni. Penso che mi serva un po’ di tempo, ma vi mostrerò la mia esultanza nel momento giusto".

Cosa ti ha dato Ranieri?
"Si è reso conto che i miei compagni mi avrebbero dovuto servire in maniera diversa ma anche io avevo bisogno di dare a loro più supporto, di più gioco e di un miglioramento delle mie abilità sul campo. In ogni partita ho avuto più opportunità di migliorare, negli ultimi due mesi. Ora, però, c’è una comunicazione migliore tra noi in campo, ed è molto importante. Ora siamo una squadra, giochiamo insieme, vinciamo le partite, ed è questa la cosa più importante".

Come ti trovi ad avere alle spalle Pellegrini, Dybala ed El Shaarawy? Hai mai avvertito il peso di un ruolo importante con tanti interpreti forti in passato?
"Noi miglioriamo ogni partita e giochiamo con giocatori come Paulo e Pellegrini, che hanno una grande qualità. Abbiamo bisogno di tempo per adattarci e per migliorare la comunicazione in campo. Penso che questo sia il momento giusto per farlo. Ogni partita giochiamo meglio perché abbiamo iniziato a vincere. Non sento troppa pressione. Non è stato facile per Dzeko nella prima stagione, ha segnato solo 10 gol in 39 partite e sappiamo cosa è successo dopo. Ho bisogno di comunicare di più con i miei compagni e di più tempo".

Sei diventato molto importante per la Roma. Vorresti più alternative o vivi come un vantaggio il giocare sempre?
"Quando sono arrivato a Roma, ho capito che c’era molta pressione su di me come attaccante, perché tutti si aspettavano che segnassi due o tre gol ogni partita. Ma ora sono più calmo, e per me è più importante adattarmi ai miei compagni e mi godo questo momento di essere alla Roma".

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