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Pecchia: "Parma, l'obiettivo era chiaro. Salvarsi con la squadra più giovane della A"

Pecchia: "Parma, l'obiettivo era chiaro. Salvarsi con la squadra più giovane della A"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 17:11Serie A
di Ivan Cardia

Panchina d’Argento per Fabio Pecchia, premiato per la promozione in A del Parma. Che lo ha poi di recente esonerato in favore di Cristian Chivu. “Ringrazio anche chi non ha avuto pazienza”, ha detto il tecnico dal palco di Coverciano, per poi tornare in argomento ai microfoni di Sky: “Sono due discorsi diversi. Questo premio è sempre molto bello, essere premiati da colleghi e da avversari è bello. Ci vuole tempo per costruire identità e fare un calcio lineare: l’anno scorso l’abbiamo dimostrato e l’abbiamo fatto anche in Serie A, nonostante le difficoltà. Finché ci sono stato, l’idea del Parma, con tanti giovani, era abbastanza chiara”.

Il dispiacere perché non ha avuto il tempo necessario?
“È il gioco delle parti. È giusto, da parte del club, ingiusto per chi lo subisce: sono scelte. Al di sopra di tutto c’è il club. L’obiettivo era chiaro, giocarsela con la squadra più giovane del campionato, la terza più giovane d’Europa, cercando di raggiungere la salvezza. Ovviamente auguro di raggiungere l’obiettivo al club, ai tifosi, ma soprattutto ai ragazzi”.

Conosce bene sia la Juventus che Tudor. Che ne pensa?
“Mi sento di dire poco di dire sulle situazioni, su quello che c’è dentro. Solo chi è dentro ha le idee chiare, la Juve è un club forte e ha quella pressione. Poi quando si va oltre nelle offese, come diceva Gasperini, penso ci debba essere un limite. Thiago Motta ha fatto un grandissimo lavoro l’anno scorso a Bologna, auguro al mio ex compagno Igor di potersi esprimere e di poter dare la spinta necessaria”.

Stiamo vivendo un campionato molto equilibrato.
“La Serie A è un’A1 e un’A2. Nelle parti alte è bello vedere competere così, nelle parti bassi c’è equilibrio: non è dettato da imperfezioni, ma dal livello della Serie A, che è sempre competitivo. Chi avrà continuità penso centrerà l’obiettivo”.

C’era anche Carlo Ancelotti, con cui ha un rapporto da anni. Di cosa vi ha parlato?
“È straordinario, io l’anno scorso ho vissuto a Parma quando gli è stata conferita la laurea ad honorem. È sempre un piacere ascoltarlo, è di grande ispirazione e batte sempre sul fatto che il rapporto con le personale venga prima di ogni cosa. Anche con i calciatori”.

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