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Papin: "Milan, manca il vero Leao. Pioli in bilico? In campo ci vanno i giocatori, non l'allenatore"

Papin: "Milan, manca il vero Leao. Pioli in bilico? In campo ci vanno i giocatori, non l'allenatore"TUTTO mercato WEB
lunedì 6 novembre 2023, 11:53Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

L'ex attaccante del Milan, Jean-Pierre Papin, è intervenuto a Radio Anch'io Sport in vista della sfida di domani tra i rossoneri e il Paris Saint-Germain in Champions League, gara che i rossoneri non potranno sbagliare se non vorranno complicare ulteriormente il cammino verso gli ottavi di finale: "Il Paris Saint-Germain è una squadra molto forte, ha un grande allenatore e giocatori incredibili. A Parigi il Milan ha perso 3-0 perché ha deciso di voler giocare in un certo modo, domani deve cambiare qualcosa, se gioca allo stesso modo dell'andata è molto difficile fare risultato. Ma il PSG ha anche qualche debolezza. Bisogna stare attenti a Mbappé e Dembélé che sono velocissimi".

Che cosa ne pensa dei problemi del Milan?
"Senza il vero Leao, si fa difficile, non è più il giocatore dell'anno scorso. Comunque il Milan ha giocatori in grado di battere il PSG. Domani sarà una battaglia, loro sono tornati il PSG dell'anno scorso, organizzati bene. Ma in Coppa Campioni hanno preso 4 gol dal Newcastle: se il Milan gioca con aggressività, può fare risultato".

In Italia non si rischia sui giovani?
"Non penso che sia un problema, avete giocatori che sono capaci. Ma noi in Francia abbiamo questa filosofia, quando i ragazzi sono pronti, li schieriamo subito in campionato. Guardate Zaire-Emery: è incredibile, mostra sempre qualcosa di nuovo partita dopo partita, sembrava un ragazzo arrivato da un altro mondo. Giocare al fianco di grandi giocatori gli ha dato una forza incredibile".

Pioli può essere in discussione?
"Quando una squadra non va, il problema è sempre l'allenatore. Io non sono d'accordo, non puoi essere campione d'Italia due anni prima e essere l'allenatore più scarso due anni dopo. Sono i giocatori che vanno in campo, non l'allenatore. Per me è difficile parlare male di Pioli, a me piace come tecnico, ha fatto grandi cose. Non è sempre e solo colpa dell'allenatore, sono i giocatori che giocano".

Anche Garcia ha ricevuto tante critiche.
"Il problema del calcio è che per costruire una squadra c'è bisogno di tempo e ormai non lo si dà più. Tutti vogliono risultati dopo un mese e purtroppo non è così, ci vuole tempo".

La follia di Marsiglia?
"Molto grave quello che è successo a Marsiglia - spiega Papin, attuale consulente tecnico dell'Olympique - Sono andato a trovare Fabio Grosso, è stato molto male. Ora sta meglio, i nostri giocatori sono ancora molto delusi per l'accaduto. Dobbiamo cambiare qualcosa e pensare a cosa fare affinché questo tipo di aggressioni non ci siano più per un evento di sport".

Tra Maignan e Donnarumma, chi sceglie?
"Sono due portieri molto forti, difficile dire chi è meglio dell'altra. Per me è un pareggio".

Quando il Pallone d'oro a Mbappé?
"Non so quando, ma prima o poi lo vincerà sicuramente - dice Papin, vincitore dell'edizione del 1991 - Per me non è giusto che Messi abbia vinto l'ultimo Pallone d'oro: abbiamo visto un grande Messi in Coppa del Mondo, ma per il resto si è visto poco. Haaland ha fatto una marea di gol e ha vinto la Champions. Lo avrebbe meritato lui".

Il passato di Papin al Milan?
"Per me è stato un privilegio giocare nel Milan, con tanti campioni e in uno stadio incredibile. Ho realizzato i miei sogni. Mi sarebbe piaciuto vincere la Coppa del mondo, ma per il resto carriera perfetta".

Thuram, quali sono i suoi margini di miglioramento?
"Thuram è ancora giovane, ma può fare grandi cose. Ha bisogno di un po' di tempo, è un ottimo giocatore, gli piace imparare e gli piace fare gol, in questa Inter è importante. Tra qualche mese sarà già un altro giocatore, migliorerà giocando".

Juve-Inter, chi vince lo scudetto?
"Una stagione è lunga, l'Inter ha una rosa un po' più completa, è un po' più forte delle altre. Ma anche la Juve è competitiva, il Napoli risalirà, la Lazio e il Milan possono ancora sperare. Tutto è ancora possibile".

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