Napoli, per l'estate in programma 15 operazioni 'top'. E non serve neanche fare cassa
Per uscire da una crisi definita 'epocale', il Napoli è pronto a tornare grande protagonista sul mercato. Perché la solidità del bilancio azzurro dà garanzie anche sul piano di rilancio, sulla rivoluzione che attende De Laurentiis questa estate. Con gli arabi arrivati in città non si è certo parlato di cessione o d’ingresso nel club con una quota minoritaria: si è solo discusso del brand Napoli e del suo fascino anche a Riad, dove magari potrebbe essere ospite per qualche amichevole di lusso. O per possibili operazioni di marketing e di sponsorizzazioni.
E se i soldi non sono un problema, resta solo individuare quali e quante operazioni metterà in atto lo staff azzurro: la strategia del Napoli, informa Il Mattino, prevede una quindicina di operazioni top in entrata e in uscita. C’è il ds Manna che, nonostante non ci sia la Champions, non deve intervenire per abbattere il monte ingaggi: ora si aggira attorno ai 90 milioni di euro, ma ci sono i 14 milioni (lordi) di Osimhen.
Insomma, non serve fare cassa a ogni costo. D’altronde il bilancio al 30 giugno 2023 è stato chiuso con un attivo di 79 milioni di euro e quello che chiuderà tra 40 giorni avrà sicuramente un altro saldo (molto) positivo. Dunque, viene venduto chi non farà parte del progetto tecnico (ed è per questo che bisogna fare alla svelta a trovare il nuovo allenatore) e non per esigenze di bilancio. Motivo per cui Kvara e Lobotka sono blindati e andranno preservati.