Musah, il ragazzo dei 4 passaporti: il Milan sogna con il nuovo Kessie. E c'è chi esagera
Yunus Musah è il nuovo centrocampista che il Milan ha scelto, insieme a Loftus-Cheek, per essere il fulcro del reparto di mezzo di Stefano Pioli. Il Diavolo non ha badato a spese ed ha sborsato 20 milioni di euro, bonus compresi, che sono finiti nelle casse del Valencia. Quello che fa riflettere maggiormente, soprattutto guardando i numeri, è il prezzo pagato dai rossoneri per un giocatore che in 108 presenze con gli spagnoli ha segnato 5 gol e fornito 3 assist. È evidente che, se negli ultimi metri non è così determinante, lo è altrove: la sua duttilità, il suo dinamismo, la sua leadership ed il suo fisico suggeriscono un paragone con Franck Kessié, ma c'è chi ha osato di più e lo ha accostato a Clarence Seedorf.
I quattro passaporti e il calcio nel destino
La storia del 20enne è particolare e si sviluppa tra Stati Uniti, Ghana, Italia e Inghilterra. I suoi genitori infatti sono africani, ma Musah è nato a New York, di cui non avrà molti ricordi, dato che a qualche mese dalla nascita si è trasferito in Veneto, vicino a Venezia, dove poi vivrà per circa dieci anni, permettendogli di stringere un legame particolare con il nostro Paese. Qui è iniziata la sua carriera, ma un nuovo ribaltone lo ha portato a Londra, dove è cresciuto nell'Academy dell'Arsenal ed ha giocato per le nazionali giovanili dei Tre Leoni. Al momento però di scegliere quella del futuro non ha esitato e optato per gli USA. Un percorso lungo, tortuoso, ma che assomiglia tanto a quello di un predestinato. Il Milan può consacrarlo.