"Motta, tranquillo: la Juve non è ossessionata dalla vittoria". Le riflessioni di Vaciago
Tuttosport di oggi dedica ampio spazio alla sconfitta della Juventus di ieri sera nella semifinale di Supercoppa Italiana, il 2-1 incassato in rimonta dal Milan. E nell’editoriale del direttore Guido Vaciago, dal titolo “Forse con un filo di ossessione in più…” non vengono risparmiate critiche alla guida tecnica dei bianconeri. “Motta può stare tranquillo - si legge - la sua Juventus non è ossessionata dalla vittoria”.
“Il Milan sbandava e aveva solo una cosa più forte della Juve: la voglia di vincere”, prosegue l’editoriale di Vaciago. Il quale non stenta a parlare di “crollo psicologico” da parte dei bianconeri. Una squadra, la Juventus, “ancora una volta senza carattere e senza lo straccio di un leader”. Ribadito come la Supercoppa non fosse comunque un obiettivo, l’autore definisce “preoccupante la superfollia di Riad, perché conferma e amplifica una tendenza involutiva”.
“Inevitabile che sotto accusa ci finisca l’allenatore”, si legge ancora. La critica si sofferma soprattutto sui cambi, che hanno mandato in confusione la Juventus, oltre a chi stava guardando la partita. Perché togliere Vlahovic e Thuram, per esempio, si chiede? Motta ha detto che li avrebbe rifatti ma non sa spiegare - dice ancora Vaciago tra le righe - perché la squadra non controlli le partite. “Se si tira una riga e si elenca ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato dei primi 5 mesi di Thiago Motta ci sarebbe un notevole squilibrio”, prosegue ancora Vaciago. Le cose buone all’inizio, poi solo a sprazzi. “Giusto aspettare - conclude - tuttavia la Juventus non sta migliorando da un po’ e ha dato inquietanti segnali di peggioramento”.