Momento nero, Pellegrini ferito: il confronto con Juric e la promessa alla Roma
"Questa è la squadra più importante della mia carriera, quando ti chiama la Roma non guardi nemmeno il contratto". Sulla carta è stata la più grande opportunità avuta per Ivan Jurić di allenare in tutta la sua carriera, tra Verona, Torino e non solo. All'esonero di Daniele De Rossi non ha pensato, piuttosto si è subito concentrato sul lavoro di recupero dalle parti di Trigoria.
Piombato sulla panchina giallorossa, Juric sapeva - si legge sul Corriere dello Sport - a cosa andasse incontro: un ambiente in frantumi, giocatori sotto shock per l’esonero di DDR, una società in fase di ristrutturazione e pure obiettivi obbligatori da raggiungere entro la fine della stagione. Sette punti in 3 partite di campionato sono un risultato più che buono, ma il ko inatteso con l'Elfsborg in Europa League e quel pari stringato di Monza (nel pieno delle polemiche arbitrali) ha rovinato qualcosa.
L'aria si è fatta più rarefatta e Juric è come se fosse in discussione. Il primo tap-in vincente per i giallorossi dunque dovrà arrivare subito nell'ostico confronto con l’Inter di Simone Inzaghi, con cui però in carriera il tecnico croato ha raccolto solo due punti. La Roma non guarda i precedenti, ma solo il presente e Lorenzo Pellegrini è da ritrovare: Juric lo ha visto - si legge - dispiaciuto e deluso, così come consapevole dei propri errori. La volontà è quella di redimersi il più in fretta possibile e di spazzare via quei fischi che continuano a beccarlo. Per rialzare la squadra dal momento critico con l'appoggio fermo della guida tecnica.