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Milan, Ibrahimovic: "Arbitri? Chiedo rispetto, manderemo una lettera all'AIA"

Milan, Ibrahimovic: "Arbitri? Chiedo rispetto, manderemo una lettera all'AIA"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 16:09Serie A
di Antonello Gioia

Zlatan Ibrahomovic, dirigente del Milan, è presente alla conferenza di presentazione di Joao Felix. a Casa Milan.

Segui in diretta le dichiarazioni di Ibrahimovic con il live testuale su TMW.

15:32 | Comincia la conferenza stampa.

Prende la parola Ibrahimovic.
"Si è già presentato con un gol di magia, ma diamo il benvenuto oggi a Joao Felix. È stato l'ultimo acquisto di questo mercato. È un grande talento, ha tanta esperienza, ma è ancora giovane e può crescere ancora. Abbiamo cercato un giocatore tra centrocampo e attacco per le partite bloccate, contro squadre chiuse: può fare la differenza. È un giocatore di magia e questa cosa ce l'hai o non ce l'hai. Conceicao lo conosce bene bene. La sua qualità parla per sé stesso. Noi siamo soddisfatti. Dobbiamo ora metterlo in condizione di fare il meglio possibile".

Tu vuoi i 4 attaccanti in campo insieme?
"Quando abbiamo fatto questo mercato abbiamo cercato di dare all'allenatore due squadre. Giochiamo tanto, servono alternative. Il mister ha tante opzioni ora. Se difendono possono giocare tutti insieme. Serve equilibrio, difendere e attaccare. L'importante è aver dato al mister due squadre e tante alternative. Tocca a lui decidere chi far giocare, nessuno ha il posto in campo garantito. Speriamo che Joao possa diventare anche lui una leggenda del Milan".

Quanto ha rotto le scatole Conceicao per avere Felix?
"Quando è uscito il suo nome ne abbiamo parlato. Poi quando abbiamo deciso in 5 minuti abbiamo chiuso. Conceiçao lo ha voluto fortemente, lo conosce bene, è amico di suo figlio. Dopo che abbiamo deciso di puntare su di lui le cose sono andate La trattativa è andata veloce".

Come si pone la società sull'arbitraggio di Empoli?
"Chiedo sempre ai giocatori di essere educati con l'arbitro. A fine primo tempo ho chiesto rispetto all'arbitro per i giocatori del Milan. Sono stupito che i miei giocatori non abbiano reagito più forte dopo la situazione di Walker, una situazione fuori controllo: se va male questo giocatore rischia di non giocare per un anno. Non voglio essere troppo drammatico, ma l'arbitro mi ha detto che forse era ammonito. A me non interessa ammonito o espulso, mi interessa il controllo del gioco ed era veramente pericoloso. Era fuori dal calcio che piace a tutti. La situazione di Tomori poi è la conseguenza del VAR di lasciare andare avanti perché non fermi il gioco. Tomori prende il secondo giallo e viene espulso però c'era un fuorigioco prima. Per noi non è accettabile e manderemo una lettera all'AIA. Perché non è accettabile. Due situazioni per noi molto gravi e anche le conseguenze della partita. Giocare con un giocatore in meno quando dovevano giocarci loro in uno in meno... Poi capisco Walker che viene dalla Premier League e non fa cinema, ma non deve fare questo cinema per avere una reazione dell'arbitro. L'arbitro deve seguire il suo istinto ma deve fare la cosa giusta. Ci vuole rispetto per il Milan, non voglio essere critico verso l'arbitro ma non è la prima volta che succede e chiedo solo questo. Rispetto per il Milan e per i giocatori".

Come ti stai trovando da dirigente?
"Ogni giorno è una nuova esperienza. Poi la mia più grande rabbia è non poter aiutare la squadra in campo. Ora provo ad aiutare in tutti i modi dall'altra parte. Poi ci sono momenti alti e bassi, ma stiamo lavorando e siamo fiduciosi. Abbiamo grandi ambizioni. Poi non è un one man show: siamo un team che lavora e cerca ogni giorno come migliorare. Per esempio: oggi ho imparato che gli arbitri sono sotto l'Aia. Ma non c'è da ridere, perchè la lettera arriva".

Come mai la squadra non è continua?
"Dipende da come prepari le partiti. Contro le grandi squadre hai più motivazioni, ma deve essere la stessa cosa anche con le piccole. Si capisce subito il mood della squadra, poi il mister prova a cambiare questo mood. E' importante avere la giusta continuità. Abbiamo avuto momenti alti e bassi, dobbiamo avere maggiore equilibrio. Ora le cose un po' sono cambiate, ma possiamo migliorare ancora. Ora ci sono più alternative. Il gioco del mister è intenso, serve intensità. La vera squadra esce a febbraio, prima è importante fare più punti possibili. Noi ora siamo un po' indietro e dobbiamo recuperare punti, ma siamo carichi dopo il mercato. Non eravamo contenti, ora questa squadre deve riportare in alto il Milan".

Chi ti ricorda Joao Felix?
"Difficile fare paragoni, non è nemmeno giusto. Contro la Roma ha fatto gol il cucchiaio, mentre con l'Empoli ha sbagliato. Gli ho già detto che doveva fare gol e chiudere la partita. La magia arriva una volta. Kakà era fluido, dinamico. A lui piace fare più giochini, Kakà era più concreto. Ma Joao è ancora giovane".

Termina qui.

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