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LIVE TMW - Ungheria, Rossi: "A Donnarumma sul finale ho detto: 'Ci hai rotto le... scatole'"

LIVE TMW - Ungheria, Rossi: "A Donnarumma sul finale ho detto: 'Ci hai rotto le... scatole'"TUTTO mercato WEB
lunedì 26 settembre 2022, 23:46Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato alla Puskás Aréna, Budapest
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23.05 - Avrà inizio tra pochi minuti la conferenza stampa di Marco Rossi. Il commissario tecnico dell'Ungheria commenterà dalla sala stampa della Puskas Arena la partita di Nations League contro l'Italia appena andata in archivio.

23.26 - Ha inizio la conferenza stampa: "Questa sera i tifosi ungheresi hanno dato una prova di grandissimo rispetto e civiltà, ma la cosa non meraviglia più di tanto. Non so da quanti anni sono nel calcio, ho visto tanti stadi pieni e tifoserie, ma la passione che si respira quando gioca la nazionale ungherese è qualcosa di unico, emozionante ed eccezionale. Anche per questo, sarebbe stato bello per noi stasera fare un miracolo e regalare un ricordo bellissimo ad Adam Szalai, anche se la standing ovation è stata bellissima così come il tributo a fine partita. Credo lui si porterà nel cuore ciò che ha vissuto stasera e noi con lui. Volevamo riuscire nel miracolo, ma quando giochi contro queste squadre c'è bisogno di una partita quasi senza errori e sperare che gli altri ne commettano. E comunque avere un pizzico di fortuna che oggi non c'è stata: Donnarumma è il miglior portiere al mondo, non a caso è il portiere del PSG".

Ha parlato degli errori, come si può migliorare?
"Si può migliorare nelle letture, noi avevamo visto dalla panchina che l'Italia in quella fase pressava forte e coi tempi giusti. In quel momento, era il caso di spezzare il ritmo e cercare la palla lunga. Il calcio oggi ha la tendenza della costruzione dal basso, ma quando l'avversario ti viene a prendere uomo contro uomo, già orientato, in quel momento devi andare in verticale sugli attaccanti. Abbiamo avuto letture sbagliate nel primo tempo, noi dalla panchina ce ne siamo accorti ma era impossibile comunicare. Però non vogliamo e non possiamo permetterci il lusso di cercare responsabili: siamo tutti insieme, sia quando le cose vanno bene che quando vanno male. Non bisogna cercare colpevoli tra i ragazzi, sono orgoglioso di come hanno tenuto il campo e come hanno lottato. Soprattutto nella ripresa loro sono stati spesso in difficoltà e stiamo parlando dei campioni d'Europa con tanti giocatori di altissimo livello".

Cosa ha detto ad Adam Szalai a fine partita? Cosa succederà nelle prossime due partite?
"Stasera il pubblico e i nostri tifosi hanno dimostrato quanto rispettano chi rappresenta il paese con orgoglio e dignità, chi lotta per la maglia. Adam sotto questo aspetto ha sempre onorato alla grandissima la maglia della nazionale ungherese. Credo succederà lo stesso anche nella partita con la Grecia, quando posso confermare che Balázs Dzsudzsák giocherà la sua ultima gara con la nostra Nazionale. Il calcio è così bello proprio perché regala emozioni".

Manca un rigore all'Ungheria?
"Dal punto di vista nostro sembrava abbastanza chiaro il rigore, il difensore è intervenuto da dietro. Sono curioso di rivederlo, ma dalla dinamica sembrava potesse esserci rigore. Ma c'è il VAR, se hanno valutato non ci fosse rigore... C'è poco da lamentarsi, chi è lì decide e dobbiamo accettarlo".

Cosa ha detto a Donnarumma nei minuti finali?
"Ho richiamato la sua attenzione e ho detto qualcosa che non posso ripetere qui... Ma era riferito al fatto che ha fatto 2-3 parate miracolose. In maniera colorita gli ho detto che 'Ci ha rotto le... scatole'.

Lei come sta?
"Stasera c'è una sensazione simile a quella che s'è vissuta in Germania dopo il 2-2 all'ultimo Europeo. Purtroppo siamo stati eliminati da una squadra più forte, perché l'Italia è più forte: da italiano, gli auguro di vincere la Nations League. Credo l'Ungheria stia crescendo bene e oggi ha il rispetto di tutto il calcio Europeo".

Come ti collochi se ti metti a paragone con gli altri allenatori italiani?
"Non credo sarò mai in competizione con gli allenatori italiani che lavorano in Italia. La mia intenzione è quella di continuare il lavoro qui fino a scadenza del contratto perché sono ancora uno di quelli all'antica, per me quando si firma un contratto e stringi una mano poi devi mantenere quella parola. Il contratto scadrà a dicembre 2025 e io voglio restare fino a scadenza, a meno che non mi caccino prima... Sto bene in Ungheria, vivo in un paese civilissimo che ama il calcio forse anche più rispetto all'Italia. In questi 10 anni, nonostante non parli l'ungherese, i tifosi mi hanno quotidianamente dimostrato il loro apprezzamento e la loro stima".

23.46 - Conclusa la conferenza stampa.

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