LIVE TMW - Acerbi: "Buona stagione finora? No. Io all'Inter grazie a Inzaghi"
12.15 - È Francesco Acerbi il giocatore scelto dall'Inter per affiancare Simone Inzaghi in conferenza stampa, alla vigilia di un euroderby che per il difensore sa anche di sfida al passato. Diretta testuale a cura di TMW.
12.30 - Ecco Acerbi e Inzaghi. Si parte con le domande per il difensore.
Domani ripartite dal 2-0, come col Benfica...
"Dovremo fare ancora di più, il Milan vorrà ribaltare il risultato e siamo consapevoli di questo. Sappiamo che avranno orgoglio, determinazione e voglia, ma dovremo essere più che pronti".
Siete pronti a questo tipo di sfida?
"Sì, è una partita bellissima da giocare e allo stesso tempo mette quel mix di adrenalina e paura giuste. Sappiamo che è una partita ancora più difficile rispetto all'andata, con grandi insidie ma noi vogliamo fare qualcosa di veramente straordinario, di impensabile".
Come si vive una settimana così?
"Con ansia. Ma può essere positiva. Pensi a mille cose, se andrà bene o no. Ma devi essere positivo, devi avere fiducia in te stesso e nel gruppo. Sappiamo che affrontiamo una squadra forte, ma sappiamo di esserlo anche noi. Se pensiamo che siamo già all'1 per cento in più di passare il turno sbagliamo, ma credo che questa squadra non sia fatta così. Faremo di tutto e sarà ancora più difficile rispetto all'andata".
L'Inter è cambiata grazie alla difesa. Cosa funziona meglio?
"Non è solo questione di difesa, se tutta la squadra non corre le partite le perdi. La difesa è tutta la squadra, è il gruppo che ha voluto cambiare marcia e questi sono i risultati".
Sei già campione d'Europa con la nazionale. Avete parlato con Barella delle somiglianze fra questa Inter e quella Italia?
"Sono due competizioni diverse, all'Europeo si era creata da subito una serenità che poi ha portato a vincere. Anche adesso abbiamo una grossa possibilità, un grande entusiasmo, e allo stesso tempo grande rispetto per il Milan. Ci si gioca un derby, una semifinale di Champions... Noi crediamo nelle nostre capacità, ma dobbiamo fare qualcosa in più dell'andata".
Come si anestetizza il rischio di essere troppo sicuri del 2-0?
"Ma noi non siamo sicuri del 2-0. Non abbiamo esultato dopo l'andata, c'è il ritorno. Non abbiamo ancora fatto niente, dovremo essere concentrati su noi stessi. Sappiamo il nostro valore. Per stemperare una gara così serve il giusto mix di equilibrio e tensione, non è mai facile".
Lei ha giocate tutte nonostante il turnover. Qual è il tuo segreto?
"Ringrazio il mister intanto… Che faccio? mi riposo, mangio bene, cerco sempre di tenermi pronto, di recuperare energie mentali e fisiche, di farmi trovare pronto, la partita che hai giocato il giorno dopo è già un ritorno. Fai di tutto per essere pronto, poi decide il mister ma il mio approccio mentale deve essere sempre alto".
Semifinale molto italiana, anche come giocatori: è un bel segnale dopo due mondiali saltati?
"Sono d'accordo su molte cose che ha detto Mancini, di italiani siamo un po' in deficit. Fa sempre piacere trovare nazionali a confronto, ma finisce lì".
Nelle interviste ai calciatori, quando si chiede del turnover, si percepisce che non sono tanto contenti. All'Inter la sensazione è che ci sia felicità di riposare.
"Perché siamo all'Inter, ci sono giocatori che possono giocare al posto tuo in ogni partita, devi essere pronto. E poi i turni di riposo ci stanno, è bello giocare ma ci sono anche gli altri. È giusto avere la coscienza che tutti devono dare una mano, non bisogna lamentarsi se uno gioca di più e uno meno, bisogna affidarsi ai compagni e alla propria maturità. Vedo tanta intelligenza in questo".
È una rivincita sul Milan?
"Io sono stato lì, ho sempre detto che sono stato sciocco, è un passaggio della mia vita che dovevo fare. Grazie a Dio ho avuto questa malattia che mi ha fatto tornare in me, altrimenti non avrei continuato a giocare. Non è una rivalsa, è un derby di Champions e non penso al passato".
A parte l'errore con la Lazio, hai giocato sempre bene. Quanto ti ha dato l'Inter per riscattare una stagione brutta alla Lazio?
"Ma i problemi coi tifosi sono sempre il passato, io devo essere sincero e devo ringraziare il mister sennò non sarei qui. Lui mi conosce, io cerco di fare il meglio possibile sia per me che per i miei compagni. Lo faccio per me, non per dimostrare niente a nessuno: ho degli obiettivi e finché giocherò a pallone andrò avanti per la mia strada. Non so quale sarà il mio futuro, ma so quello che voglio e quello che farò".
Stagione straordinaria per te e per l'Inter. Questa soddisfazione ti può spingere a essere ancora di più il professionista che sei diventato?
"Se non passi domani è un disastro, una stagione di merda. Nel senso: non è così. Ma basta una partita per far sì che passi da una stagione non dico fallimentare quasi a una fantastica. Domani dipende da noi, conosciamo il Milan ma il destino dipende da noi e per adesso se mi chiedete se è una buona stagione dico di no. Le somme si tirano alla fine".
Il Milan ritrova Leao e viene dal chiarimento coi tifosi…
"Domani si vedrà se avrà dato una scossa, venivamo anche noi da un periodo complicato. Domani ci aspettiamo il massimo dal Milan. Leao penso sia il loro miglior giocatore, quello che può risolvere di più. Si ferma con la squadra, non con il singolo".
12.46 - Conclusa la conferenza stampa di Acerbi.