Le valanghe di gol in Belgio non bastano: Henry e lo scotto dell'apprendistato a Venezia
Nelle prime quattro giornate di quest'anno di Jupiler League, con la maglia del Leuven, Thomas Henry ha fatto tre gol. Uno score che conferma le incredibili doti balistiche dell'ariete dal cognome nobile ma con alcuna parentela col ben più celebre Tìtì. Però l'Italia non è solo un'altra latitudine, è pure un altro mondo. E anche le settimane, gli allenamenti, sono altra cosa. Lo ha scoperto il transalpino, come spiegato oggi dal tecnico Paolo Zanetti.
"DEVE ABITUARSI" Ha spiegato Zanetti in conferenza. "Per fisicità vedo che affronta la settimana con fatica. Il nostro è un calcio culturalmente diverso per tante cose e un contraccolpo è da mettere in conto. Detto questo si ragiona di tenuta, per chi assimila meglio e più veloce il lavoro". In un Venezia fatto di tante scommesse, in ogni posizione, le cadute e gli inciampi in questa prima parte, in questo rodaggio, saranno da mettere in conto. Però le qualità non si perdono, sicché per i giudizi servirà attendere, sul mercato, sui singoli. E pure su Henry, che ha aperto la stagione segnando a valanghe in Belgio. Continuando a farlo. Non può essere un caso.