La scelta di rottura della Lazio. Ma davvero per Immobile c'era 'solo' il Besiktas?

Veramente Ciro Immobile non aveva più niente da dare al massimo campionato italiano? Vedendolo in azione in queste prime uscite con la maglia del Besiktas, in Turchia, qualche dubbio potrebbe iniziare a venire. Vero è che il richiamo di Istanbul, e dei tre suoi grandi club, è difficile da ignorare, anche a fronte magari di altre possibilità nel paniere. Ma i sospetti ci sono.

Al netto di quanto la capitale turca abbia da offrire, non è stato comunque semplice per Immobile abbandonare 'casa' Lazio dopo 8 anni e fiumi di gol, tre trofei di squadra con i biancocelesti e quattro a titolo personale, dei quali tre di capocannoniere della Serie A e una Scarpa d'Oro, vinta nell'anno in cui ha eguagliato il record di Higuain di 36 gol in un singolo campionato (il 2019/20). Un addio che non ha nemmeno garantito chissà quanto alle casse della Lazio: per Lotito c'è stato da accontentarsi di un paio di milioni di euro, nel momento in cui c'è stato da salutare uno dei migliori e più iconici attaccanti nella storia del club.

Le sensazioni vissute dal centravanti, che ormai sembra aver perso il treno della Nazionale nonostante in terra turca stia vivendo una rinascita, vengono facilmente comprese leggendo la lettera aperta che Immobile ha destinato ai suoi ormai ex tifosi: "Porterò sempre nel cuore i vostri cori, i vostri applausi, il calore che mi avete donato in ogni partita. Mi avete fatto sentire a casa, mi avete fatto sentire parte di una grande famiglia. E per questo non ci sarà mai abbastanza tempo per dirvi quanto vi ringrazio. Vi saluto con la promessa che, ovunque mi porterà la vita, una parte di me sarà sempre qui, con voi, sugli spalti, a tifare per questa squadra. Vi porterò sempre nel cuore, come il più prezioso dei tesori. Grazie di tutto. È stato un onore e un privilegio essere il vostro capitano".