L'Atalanta che blinda Gasperini e solo una strada per lasciare Bergamo
Alcuni anni fa Gian Piero Gasperini disse che una delle poche possibilità di cambiare panchina e lasciare l'Atalanta era, eventualmente, per allenare in Premier League. La situazione è cambiata nelle ultime tre stagioni, visto che i nerazzurri si sono qualificati in Champions League per due volte di fila, con un outlook positivo per la terza consecutiva visti i 69 punti e i buoni risultati contro Juventus e Milan (sfavorita invece contro il Napoli negli scontri diretti). Così la sensazione è che ci siano pochissimi club che si possono permettere Gasp, sia per una questione economica - a Bergamo guadagna circa 3 milioni di euro - che per una questione tecnica.
IL TOTTENHAM CHIAMA? Così i report dall'Inghilterra parlano di un contatto con gli Spurs, anche se accompagnato da vari interrogativi. Uno di questi è dato anche dai tanti tecnici sondato nelle ultime ore come post Mourinho, come Sarri e Marcelino Garcia.
UN'ALTRA VIA - La realtà è che però Gasperini non lascerà Bergamo per Londra, almeno non per il Tottenham. I Percassi sanno di dovere mantenere il tecnico, pur con un piano B (Juric?) in caso di imponderabile addio di Gasp. La soluzione problematica sarebbe un eventuale inserimento della Juventus nei confronti del Gasp. Perché significherebbe cercare il salto (ulteriore) di qualità nella squadra più vincente d'Italia. Anche il Napoli attualmente è dietro alle preferenze rispetto all'Atalanta, anche per una questione prettamente di stabilità: i nerazzurri non hanno bisogno di vendere, cercano di alzare l'asticella anno dopo anno, non ci sono rivoluzioni in vista. Juventus, quindi, e poco altro. A meno che non arrivi una big europea con moneta sonante. Probabilmente anche per l'Atalanta stessa.