Il mental coach Tirelli a RFV: "I soccorsi di Fiorentina-Inter al limite tra agonismo e umanità"
Stefano Tirelli, docente universitario alla Cattolica di Milano ed ex mental coach dell'Inghilterra di Fabio Capello, ha parlato a Radio FirenzeViola per fornire una visione da esperto su quanto avvenuto ieri sera a Edoardo Bove e sulle conseguenze, guardando anche al lato psicologico della vicenda: "Di fronte a una sensazione di grande pericolo, noi reagiamo con diversi meccanismi. Principalmente, o di attacco-fuga, o di congelamento. Questi comportamenti si sono visti ieri in campo, fa parte del nostro modo di reagire in queste situazioni, diventiamo o aggressivi o fuggiamo. L'organismo ci mette in una condizione istintiva che è questa. Dopo un trauma del genere rimane lo shock emotivo, che va smaltito. Ognuno è diverso dall'altro: c'è chi avrà una ripercussione più acuta e chi avrà altri tipi di reazione. Bisognerebbe lavorarci un po' su questo aspetto. Come nella vita, anche nello sport ci sono momenti imprevisti, ma bisogna lavorare sull'aspetto psicologico".
E sulla reazione dei calciatori dell'Inter, Tirelli ha commentato: "Le immagini dei soccorsi segnano il confine tra quello che è l'agonismo e l'aspetto umano. Ieri si è ritrovata una comunità di esseri umani, come ha detto Marotta. Sono stati gesti belli e toccanti. Poi c'è da capire quanto anche loro avranno la forza di ributtarsi subito sul lavoro. Dalle emozioni di ieri si devono trarre le parti più belle: ieri a un certo punto non c'erano colori di maglia".
Tirelli ha poi parlato dell'eventuale riabilitazione del calciatore: "Dipenderà molto dall'esito degli esami. Ancora non ci sono cause definite. A seconda delle diagnosi si dovranno adottare diverse tecniche di riadattamento alla vita e eventualmente a un nuovo inizio di carriera, poi servirà anche un supporto psicologico".
L'intervento integrale nel podcast