Hellas Verona in crisi, valutazioni in corso su Zanetti: la panchina ora scricchiola
Sempre più giù, terza sconfitta consecutiva per l'Hellas Verona di Paolo Zanetti al ritorno da Lecce con le ossa nuovamente rotte in quella che sarebbe dovuta essere la serata del riscatto dopo il sabato horror di Bergamo e che è invece finita per passare in rassegna una volta di più tutte le fragilità di una squadra che, ad oggi, sembra completamente smarrita. Proprio per questo a rischiare è anche lo stesso Zanetti. La sua posizione, al momento, è decisamente traballante. L'allenatore ex Empoli e Venezia era stato confermato dopo le sei reti del Gewiss Stadium, ma dopo il k.o. in Salento - si legge sull'edizione odierna de La Stampa - potrebbe essere sollevato dall’incarico nelle prossime ore.
Ieri dopo la sconfitta col Lecce Paolo Zanetti si è espresso così in conferenza stampa: "Conta solo l'Hellas, non conta l'allenatore. Il Verona deve salvarsi, sa quante vittorie deve fare in un campionato e quanti pareggi. È un momento di difficoltà, conosciamo questo campionato. Nessun confronto assolutamente. Le cose positive devo trovarle non nel risultato, bensì nel piglio diverso messo dai ragazzi. Uscire da una scoppola del genere non era facile. Il momento è difficile ma non sono uno che molla. Poi se gli altri decidono per me accetto tutto, ma guardo allo specchio: dò l'anima. Abbiamo fatto 9 punti ma non significa che abbiamo risolto i nostri problemi; in tempi non sospetti parlavo di unione. Il nostro è un gruppo particolare. Le partite non sono tutte uguali. Col Monza non meritavamo di perdere. Degli errori ripetuti ci hanno fatto perdere un po' di fiducia. Va recuperata con lavoro, atteggiamento e nuove energie in campo. Ci metto la faccia sempre e sono dispiaciuto perchè il Verona non merita questo periodo e questa piazza meriterebbe campionati più importanti".